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Capitale della Cultura, Verbania ambisce a diventare un modello per l’Italia

La “squadra” è già in campo da mesi. In partita c’è anche l’Università del Piemonte orientale

verbania notte

La candidatura a Capitale italiana della cultura, per Verbania, “è l’unico progetto per il futuro” perseguibile nei prossimi 5 anni, al di là dell’esito del concorso, ha esordito il sindaco Silvia Marchionini alla presentazione di oggi pomeriggio nel parco di villa Taranto. “Un modello per l’Italia”, ha alzato l’asticella l’assessore alla Cultura Riccardo Brezza.

La “squadra” è già in campo da mesi. “Ci sono tutte le eccellenze del territorio che hanno aderito nei mesi scorsi: da villa Taranto alle forze economico produttive”, ha sottolineato il sindaco. La diocesi di Novara, è intervenuto il vescovo monsignor Franco Giulio Brambilla offre come “biglietto da visita”, la basilica di San Vittore, “il cui restauro sarà completato proprio nel 2022 e che, nelle nostre intenzioni, dovrebbe essere inserita in un itinerario di altre 10 chiese sul territorio in grado di attirare i turisti ospiti del territorio e di farli girare per tutto il Vco”.

In partita c’è anche l’Università del Piemonte orientale. “A fine anno – ha ricordato il rettore Giancarlo Avanzi – firmeremo il protocollo d’intesa con la Regione che ci consentirà di investire 2,5 milioni di euro nella ristrutturazione della parte superiore di villa San Remigio. Intendiamo farne un polo d’attrazione non solo per studenti e ricercatori stranieri ma anche per attirare finanziamenti. Perché senza risorse non si fa nulla”.

I deputati del territorio, Mirella Cristina (Forza Italia) e Enrico Borghi (Pd), il consigliere regionale Alberto Preioni (Lega) e l’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio hanno assicurato il loro appoggio. Del resto Verbania è l’unica candidata piemontese.

Pubblicato il 19 Settembre 2020
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