L’Alpe Devero tra sogni e ricordi
Un viaggio nelle atmosfere e nei panorami del Devero, in cui il lettore passa dalla dimensione onirica del romanzo a quella storica e autobiografica del racconto
Per molti un luogo del cuore, all’Alpe Devero Alberto Paleari ha dedicato il romanzo “La casa della contessa” e Mirella Tenderini il memoir “Gli anni del Devero”.
“La casa della contessa” di Alberto Paleari, originariamente pubblicato nel 1993, è ambientato tra le case, le cime, gli alpeggi, la magia delle foreste di larici dell’Alpe Devero, un angolo di Piemonte che incanta chiunque lo visiti. In un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà si snoda la vicenda fantastica dei protagonisti, Oreste e Maria, accompagnati da personaggi che di questo lembo di Alpi hanno scritto la storia.
Tra questi Mirella Tenderini, il cui memoir racconta “Gli anni del Devero”. Dal 1963 al 1968 infatti, gestì insieme al marito, la guida Luciano Tenderini, il rifugio del CAI, allora situato nella casa della contessa. I suoi ricordi ci regalano uno spaccato dell’Alpe negli anni ’60 e aprono una finestra sulle vite delle persone che allora lo frequentavano. “L’Alpe Devero fra sogni e ricordi” (MonteRosa edizioni, copertina di Silvia Benetollo) offre così un viaggio nelle atmosfere e nei panorami del Devero, in cui il lettore passa dalla dimensione onirica del romanzo a quella storica e autobiografica del racconto che lo segue.
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