Rsa, Asl Vco potenzia i servizi per gestire l’emergenza
L'Azienda sanitaria si appella alla Regione per potenziare il personale anche con medici e infermieri militari
L’emergenza da Covid-19 continua ad impegnare gli operatori e le Strutture Sanitarie del Verbano Cusio Ossola che garantiscono allo stato attuale 240 posti letto Covid distribuiti tra gli Ospedali di Verbania, Domodossola, Omegna e le Strutture di Piancavallo e Miazzina.
Potenziati i posti letto di Terapia Intensiva Covid, portati a 17 posti letto più 2 allestiti presso il COQ di Omegna, a supporto dell’eventuale aggravamento dei ricoverati nel reparto Covid dell’Ospedale.
Da lunedì saranno disponibili ulteriori 20 posti letto presso l’Istituto Auxologico di Piancavallo che quindi giungeranno a 60, con una ulteriore possibilità di espansione entro i primi di dicembre, portando la disponibilità totale potenziale di posti letto Covid del nostro territorio fino a 340.
Ulteriori valutazioni sono in corso per il potenziamento della attività di continuità assistenziale.
Come previsto dal DIRMEI (Dipartimento Interaziendale Malattie ed Emergenze Infettive) l’Azienda Sanitaria ha riorganizzato l’attività ospedaliera e sospeso l’attività ordinaria garantendo solo esclusivamente le attività urgenti, non differibili e oncologiche, inoltre ha potenziato i servizi territoriali assumendo, tra gli altri, 30 medici per le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) che sono state attivate nel Verbano, nel Cusio e nell’Ossola.
L’emergenza da SARS-COV2 anche in questa fase non ha risparmiato alcune strutture di ricovero anziani. Purtroppo la pandemia, come nella prima, fase colpisce in particolare le persone più fragili e affette anche da alcune altre patologie. Costituisce quindi impegno primario il rispetto delle regole di gestione e funzionamento prescritte per queste situazioni, pur con i sacrifici correlati soprattutto alle limitazioni delle visite ed alla applicazione dei protocolli di sicurezza.
L’Azienda Sanitaria sta seguendo da vicino le 20 RSA e 3 RA presenti nel territorio di competenza avendo messo a supporto del sistema oltre ai Medici delle USCA, personale infermieristico che sta intervenendo in alcune di queste Strutture.
La Commissione di Vigilanza per le Strutture Socio Sanitarie e Assistenziali con il personale dell’UPRI (Ufficio Prevenzione Rischio Infettivo), in aggiunta al proprio compito istituzionale, supporta le Strutture di ricovero soprattutto per l’applicazione e il rispetto dei protocolli per l’isolamento delle persone sospette o positive al Coronavirus e per il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Per supportare le situazioni dove si registra una difficoltà respiratoria, sono stati acquistati o noleggiati più di 140 concentratori di ossigeno, da utilizzare sul territorio sia per la presa in carico di pazienti Covid a domicilio e sia per le Strutture Sanitarie per anziani, da 1 a 3 concentratori a seconda del numero degli ospiti.
E’ prevista la attivazione di servizio di esami radiologici a domicilio e nelle RSA/RA dalla settimana prossima grazie ad una ulteriore donazione del Comitato Polenta e Sciriuii che mette a disposizione della Radiologia dell’Ospedale San Biagio una modernissima attrezzatura.
Questa opportunità si aggiunge agli ecografi portatili che ci sono stati donati dalla Fondazione Comunitaria del VCO nella prima fase e che, dati in dotazione alle tre USCA, sono già in funzione.
Si intende anche sottolineare la collaborazione straordinaria che l’Azienda Sanitaria sta offrendo alle RSA e ad alcune RA , così come ribadire che l’accesso agli Ospedali e alle Strutture Sanitarie è sempre garantito nei casi di necessità soprattutto quando i quadri clinici, valutati dal personale medico competente, consigliano il riscorso alle cure ospedaliere. Si ricorda inoltre che l’intervento del 118 è coordinato dalla struttura del Dipartimento di Emergenza Urgenza regionale presso la AOU di Novara, competente nel nostro territorio, e che i servizi e le attività promosse sul territorio sono per lo più appropriate nella cura dei casi di minor gravità e complessità, essendo come sempre i servizi ospedalieri a disposizione dei casi acuti e più gravi. In ogni caso, i dati dimostrano una eccezionale appropriatezza dei percorsi di accesso ai Dea del nostro territorio ed un importante contributo della rete territoriale di riferimento, ciò che consente, allo stato, un equilibrio nei servizi di cura di nostra competenza.
Non possiamo non ricordare le criticità registrate nella processazione dei tamponi, più che raddoppiati giornalmente dal considerevole lavoro dei servizi di igiene pubblica, e nella comunicazione dei risultati degli stessi, che ci auguriamo di aver risolto in questi giorni grazie al supporto di Laboratori esterni che stanno processando i tamponi eccedenti ai 500 giornalieri che vengono processati presso il Laboratorio Analisi di Verbania.
Questo lavoro di rete ha consentito un riallineamento della situazione e messo nella condizione il Servizio di Igiene Pubblica, implementato nel frattempo di personale medico e amministrativo, di poter continuare al meglio l’attività di presa in carico e di contact tracing.
L’Azienda, d’intesa con gli altri organi istituzionali, ha evidenziato alla Regione la necessità di implementare il personale sanitario a disposizione anche se del caso ricorrendo a personale sanitario militare, per poter adeguatamente rispondere alle richieste di intervento e di supporto che derivano dall’emergenza, in quanto tutto il personale è certamente sotto pressione e vi è necessità di supportarlo con ulteriori figure professionali tenuto conto dell’impegno profuso già nella prima fase dell’emergenza.
Si ringraziano tutti coloro che sono coinvolti a fronteggiare la pandemia in atto con professionalità e impegno e si ringraziano altresì a nome degli operatori quanti si sono stretti in un abbraccio virtuale di solidarietà e vicinanza. Sappiamo che le Istituzioni sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale di responsabilità nei confronti dei cittadini e la Cabina di Regia, allo scopo istituita, ha l’obiettivo di migliorare il coordinamento tra le stesse per meglio rispondere, tutti insieme, alle preoccupazioni e alle esigenze di cura senza che nessuno si senta abbandonato, confidando altresì nel senso di responsabilità di cui tutti, cittadini e istituzioni, siamo portatori.
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