Luca, il giovane di Omegna che pulisce la città da rifiuti, sigarette e mascherine
"Mi diverto a fare qualcosa di utile per la collettività. Lo faccio con il cuore"
Luca ha 22 anni. La testa sulle spalle e uno straordinario senso civico. Che gli permette, per certi versi gli impone, di fare qualcosa per rendere meno sporca la sua città. Fino allo scorso anno ha lavorato in Svizzera, da pasticcere, sulle piste di Saint Moritz. Poi il Covid ha azzerato tutto e una operazione lo ha costretto a tornare a Omegna.
Una lunga riabilitazione e poi questa idea. “Camminavo per un’ora al giorno dopo l’operazione alla schiena – racconta – e ho notato la sporcizia, colpa dell’inciviltà delle persone. Così ho acquistato la prima pinza, che poi si è rotta: l’amica Ambra dell’associazione Portoncino Verde me ne ha fornita un’altra, dando anche la sua disponibilità, quando si potrà, a coinvolgere i bambini in progetti educativi legati all’ambiente. Patrizia Barchi mi ha fornito il giubbotto e tutti i giorni giro per le vie raccogliendo carte, bottiglie, mozziconi di sigarette e mascherine”.
In tanti si chiedono perché lo faccia. “Risposta semplice: quando stai via di casa per tanto tempo come me, per lavoro, quando torni vuoi renderti utile. Io lo faccio con il cuore, mi diverto e mi piace fare qualcosa per la collettività. Spero che qualcuno mi dia una mano”.
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