Coronavirus, i consigli per il Natale a tavola in sicurezza
Autocertificazione, due ospiti over 14, distanza, ricambio d'aria e no alla condivisione di piatti e bicchieri
L’Italia si appresta a festeggiare un Natale inedito e diverso dal solito. Il Dpcm del 18 dicembre ha annullato le classiche tavolate delle feste, nel corso del cenone di Natale o del pranzo del 25 dicembre. Il giorno di Natale per spostarsi fra le 5 e le 22 è necessaria l’autocertificazione, nella giornata il dpcm chiede dalle 5 alle 22 di non spostarsi con mezzi pubblici o privati, salvo per motivi di lavoro, necessità o salute. Due gli ospiti ammessi oltre ai conviventi che potranno essere accompagnati da minori di 14 anni sui quali esercitino la potestà genitoriale e da persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Quali sono le precauzioni per non trasformare il pranzo o la cena di Natale in uno strumento di diffusione del contagio? Diversi i consigli apparsi sui quotidiani nazionali, che hanno interpellato esperti e virologi.
“Prima regola quella del distanziamento: posti a tavola separati da almeno un metro e mezzo visto che mentre si parla e si ride la trasmissione per via aerea del Coronavirus è facilitata. Bisogna inoltre eliminare gli abbracci e non scambiarsi i bicchieri e i tovaglioli. La stessa cosa vale per i piatti e per le posate: non usare le proprie posate per prendere cibo dal piatto di un altro” raccomanda Carlo Signorelli, professore dell’ospedale San Raffaele di Milano, interpellato da News Mediaset.
Altri suggerimenti sono quelli di ricuocere gli avanzi, “per uccidere virus e batteri servono 60 gradi, anche per pochissimi minuti. Evitare poi di passarsi il telefono per fare gli auguri. Abolire i canti di Natale per evitare il droplet (le goccioline respiratorie). No alla condivisione degli asciugamani. Ricordarsi di cambiare l’aria: basta lasciare un filo di finestra aperto per la durata del pranzo o della cena”.
Il ricambio d’aria è una delle raccomandazioni più sottolineate. “Importante areare ogni ora i locali dove ci si siede a tavola, per almeno 3 minuti. Tenere le finestre aperte è uno strumento molto utile per contrastare la trasmissione del nuovo coronavirus” si legge nel decalogo stilato da Il Sole 24 Ore. Che segnala come molte famiglie “hanno scelto di sedersi allo stesso tavolo con parenti o amici non conviventi solo dopo aver fatto un tampone”.
Il quotidiano consiglia inoltre di evitare i buffet e di restare seduti assicurando il distanziamento, prevedendo, “se possibile un doppio tavolo per dividere gli ospiti”. E ancora: “scambio dei doni dopo un lavaggio accurato delle mani” e accertarsi di “indossare la mascherina correttamente quando non si sta mangiando, senza lasciare fuori il naso”.
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