Omegna, la città Capitale Unesco del casalingo?
L'amministrazione determinata ad avviare l'iter per la richiesta
Che Omegna sia famosa in tutto il mondo per i suoi casalinghi è una verità incontrovertibile. Ora però l’amministrazione pensa ad un riconoscimento ufficiale. “Vorremmo essere riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità per il casalingo e fregiarci dell’appellativo di Capitale Italiana del Casalingo. Un riconoscimento simile è stato ottenuto da Ivrea per la sua storia industriale legata all’informatica -spiega il sindaco Paolo Marchioni– e noi vorremmo fosse fatto lo stesso per la nostra città, dove ancor oggi ci sono aziende che rappresentano il fiore all’occhiello del Made in Italy in questo comparto. Per Omegna sarebbe un qualcosa che darebbe una risonanza enorme e che costituirebbe un impulso anche a livello turistico eccezionale”.
I passi per l’istruttoria sono molteplici e complessi. “Serve il supporto della Regione e del Ministero -spiega Marchioni- dopo di che va creato, da un apposito tavolo pubblico-privato, un apposito dossier per la candidatura da inviare all’Unesco. Ogni due anni viene scelta una città a livello regionale e confidiamo che ci siano le possibilità per essere noi a fregiarci di questo riconoscimento”.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.