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Fondi europei e collaborazione tra comuni al centro del dossier Uncem

Il presidente di Uncem Piemonte COlombero: «Coesione e centralità del Piemonte con Appenninie Alpi protagonisti»

Montagna - OssolApine

Spendere al meglio le risorse europee insieme agli investimenti statali per un rilancio delle zone montane che metta di nuovo al centro il ruolo degli enti locali e la loro collaborazione. Questi gli obiettivi illustrati nel corso della presentazione del dossier Uncem “Territori in transizione. Montagne e Comuni nella nuova Programmazione EU 2021-2027”, presentato lunedì primo marzo dal presidente di Uncem Piemonte, Roberto Colombero.

«Non chiediamo assistenza per le zone montane – ha commentato Colombero -, ma se vi sarà un miliardo sul Psr, sul Fesr, sull’Fse queste risorse dovranno permettere a chi vive sui territori di continuare a farlo, puntando su nuovo sviluppo sociale ed economico e su nuovi servizi. La cifra investita nel settennio 2014-2021 è di 400 milioni di euro su tre programmi, ma il Piemonte deve fare di più. Occorre avere visione e strategie, puntare sui Comuni che lavorano insieme».

Sei i pilastri del dossier Uncem: filiere agricole e forestali, borghi vivi e turismo, innovazione e digitalizzazione, scuole e formazione, trasporti e infrastrutture, sanità, assistenza e cure. Per ognuno, Uncem ha declinato azioni necessarie per le montagne, unendo le risorse finanziarie che arriveranno da programmi regionali (Psr, Fesr, Fse), Piano nazionale Ripresa e Resilienza del Next Generation EU, Fondo Sviluppo e coesione, cooperazione transfrontaliera (Alcotra) e transnazionale), leggi di bilancio regionali e nazionali. Solo un mix di questi fondi, leva per investimenti privati, rigenera i territori.

Uncem presenterà il dossier alla Giunta e al Consiglio regionale, ma il documento è già stato inviato ai 1200 Comuni montani. Alla presentazione sono intervenuti, con il Presidente Colombero, il Presidente onorario Lido Riba, l’economista territoriale Giampiero Lupatelli, Paola Vercellotti, componente della Giunta nazionale, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

«Il Piemonte ripartirà solo se in un quadro europeo – sottolinea Colombero – e questa cornice è indubbiamente Eusalp: la Strategia macroregionale alpina. Al momento sono altre le regioni protagoniste, ma non possiamo restare indietro, occorre agire in fretta e bene. Protagoniste siano le nostre comunità, che anticipano il cambiamento. Abbiamo bisogno per le aree montane di risposte diverse a territori diversi. Consapevoli che i nostri territori sono già in ‘transizione’, ecologica e digitale. In passato le risorse arrivate ai territorio di montagna sono state tante, ma lo spopolamento non si è fermano. La pandemia ricolloca i territori in una nuova centralità e questa centralità deve essere chiara nel pianificare l’uso dei fondi UE dei prossimi sette anni».

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Pubblicato il 02 Marzo 2021
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