8 marzo, il Piemonte rende omaggio a Giulia Colbert, marchesa di Barolo
Dedicò la vita alla solidarietà e all'aiuto dei più deboli, poveri, donne, bambini e carcerati e fu fondatrice delle Figlie di Gesù Buon Pastore
In occasione dell’8 marzo la Regione Piemonte ha celebrato una donna emblema dell’800 sociale piemontese: Giulia Colbert, marchesa di Barolo, filantropa e imprenditrice, che si vide decimare la famiglia negli anni della Rivoluzione francese, dedicò la vita alla solidarietà e all’aiuto dei più deboli, poveri, donne, bambini e carcerati e fu fondatrice delle Figlie di Gesù Buon Pastore. Il 5 maggio 2015 Papa Francesco l’ha dichiarata Venerabile.
“Una donna straordinaria, forte, colta e coraggiosa – l’ha definita l’assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità Chiara Caucino, promotrice di un convegno in streaming svoltosi nella Sala della Trasparenza del Palazzo della Regione – che ci indica una strada non tanto di quote rosa, ma di battaglie per una vera uguaglianza di base e per il riconoscimento del merito. La marchesa Giulia di Barolo, anche grazie a un marito che la aiutò sempre nella sua opera di filantropia, il marchese Carlo Tancredi Faletti, fu donna capace e combattiva, e l’eco delle sue azioni fu internazionale”.
Dello stesso avviso l’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio: “Una democrazia compiuta deve dare a donne e uomini le stesse opportunità, come indica la Costituzione. Si deve ancora combattere per arrivare a questo”.
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