Dal Fondo Giovanni Pagani 60mila euro per cinque progetti culturali nel Novarese
Dalla Galleria Giannoni al circolo dei lettori: il bando 2020 ha stanziato un totale di 57mila per la valorizzazione di archivi, musei e biblioteche. “La crisi può rappresentare occasione di innovazione”
Quasi 60mila euro per sostenere e finanziare cinque progetti culturali nel Novarese. È questa la cifra messa a disposizione dal Fondo Dott. Giovanni Pagani, costituito presso Fondazione Comunità Novarese onlus, per celebrare il suo decennale.
Il Fondo nasce il 19 luglio 2010 in memoria e seguendo le volontà testamentarie del dottor Giovanni Pagani, appassionato collezionista e cultore d’arte, già primario di Urologia presso l’Ospedale San Biagio di Domodossola. Cinque i progetti valorizzati: la Galleria Giannoni di Novara, sostenere l’attività della Sala Conferenze dell’ex Chiesa della Maddalena in Novara, in generale valorizzare Archivi, Biblioteche e Musei di Novara e del suo territorio.
Obiettivo del bando è quello di “sostenere progetti che si propongano di tutelare il patrimonio archivistico, librario e museale custodito nel territorio novarese e consentirne una migliore valorizzazione, anche sperimentando approcci didattici innovativi che stimolino il desiderio di frequentare i luoghi di cultura e permettano di raggiungere nuovo pubblico”.
Per l’edizione 2020, avendo ben presenti le difficoltà e le conseguenze dell’emergenza Covid-2019 per i settori archivistico, librario e museale il fondo si è così proposto di sostenere progetti che, accanto agli obiettivi tradizionali, abbiano mirato anche a valorizzare l’utilizzo di linguaggi e strumenti di origine digitale, non solo per finalità di catalogazione del patrimonio, di efficienza amministrativa o di trasparenza verso l’esterno ma anche e soprattutto per aprire nuovi canali di relazione e di ascolto del proprio pubblico, al fine di comprenderne al meglio i bisogni, sviluppare nuovi modelli di offerta, sperimentare approcci didattici innovativi e coinvolgenti.
«Abbiamo provato a stimolare le organizzazioni e gli enti consapevoli delle difficoltà del momento ma anche del fatto – commenta il presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus, il dottor Cesare Ponti – che crisi ed emergenza possono rappresentare l’occasione per avviare processi di innovazione e cambiamento. Ciò può verificarsi anche negli ambiti di tutela, valorizzazione, divulgazione, studio e messa in opera di nuovi modelli di relazione con il pubblico che siano in grado di rendere l’esperienza nei luoghi di cultura equiparabile, in termini di fiducia e semplicità, ad altri servizi di uso quotidiano. La risposta che abbiamo ricevuto, attraverso i progetti presentati, ci ha dato conferma della volontà di sfruttare questo periodo complicato per trovare nuove soluzioni e non per arrendersi alle difficoltà».
I PROGETTI SOSTENUTI:
La Galleria Giannoni di Novara: nuovi colori, nuove interazioni, nuova visibilità.
Ogni anno, la Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni accoglie circa 6.500 visitatori, un numero nettamente più basso rispetto a quelli che frequentano il complesso monumentale del Broletto (57.000 in media) all’interno del quale è inserita. La presenza di importanti eventi culturali e la decisione, a partire dal 2013, di ospitare mostre temporanee o di aderire all’abbonamento TorinoMusei non hanno contribuito a fare della Galleria Giannoni un museo più visitato e conosciuto, in primo luogo, dai novaresi stessi. D’altro canto, le tendenze positive in atto sul piano turistico, con un + 27% tra il 2014 e il 2018, e un territorio che si posiziona al sesto posto tra i principali distretti turistici della Regione Piemonte, lasciano intuire il potenziale di valorizzazione di un patrimonio che, di recente, grazie all’acquisizione del lascito Cassietti, si è arricchito di una collezione di 65 opere, tra cui capolavori di Fattori, De Nittis, Morbelli, Delacroix. Il progetto proposto, perciò, fa parte di un disegno più ampio di rilancio della Galleria che punta al coinvolgimento di nuovi visitatori, tramite una comunicazione ingaggiante, nuovi prodotti didattici e un nuovo percorso espositivo (a opera dei curatori Sergio Rebora e Aurora Scotti), che consentirà, dopo il necessario restauro, di riproporre all’ammirazione del pubblico 42 opere al momento custodite nei depositi e che saranno esposte a rotazione, grazie all’iniziativa “Un quadro al mese”.
Costo del progetto 46.288 euro
Contributo ricevuto dal Fondo 20.000 euro
Fondazione Circolo dei lettori
La nuvola dei lettori
Le limitazioni imposte dalla pandemia rischiano di alimentare quella disaffezione per il libro e la lettura, rilevata nei rapporti ISTAT degli ultimi anni. Fondazione Circolo dei Lettori, Biblioteca Civica Negroni e Associazione Culturale Muse ritengono, però, sia possibile contrastare una simile tendenza cogliendo le opportunità offerte dal momento di particolare diffusione dei servizi basati sulle nuove tecnologie. La crescita costante del consumo di podcast, soprattutto fra i giovani, suggerisce, ad esempio, la via per immaginare nuove e più semplici modalità di fruizione di storie e racconti, che, se in grado di connettere le potenzialità offerte dal digitale con i benefici collegati alle attività di animazione, dal vivo e online, possano a risultare attraenti e piacevoli per la fascia di pubblico rappresentata dai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e per gli adulti che gravitano loro intorno. Per questo, il progetto si propone di creare una digital library, accessibile dal sito del Circolo dei Lettori e da quello della Biblioteca, in cui riversare podcast frutto di laboratori creativi sulla narrazione, dedicati ai bambini e animati da autori e interpreti contemporanei. La promozione di questo nuovo strumento sarà affidata a iniziative realizzate in forma ibrida reale-virtuale e concepite per privilegiare aspetti più ludico-ricreativi se rivolte ai bambini e alle loro famiglie o laboratoriali-formativi se destinate a insegnanti e formatori.
Costo del progetto 15.400 euro
Contributo ricevuto dal Fondo 10.000 euro
Comune di Ghemme
Il salotto del libro
La Biblioteca Civica di Ghemme è dotata di un fondo librario consistente in oltre 20.000 volumi, di una piccola collezione (15 volumi) di testi a stampa del Settecento e dell’Ottocento, di periodici, manoscritti e altro materiale audiovisivo. Il catalogo del fondo librario e del materiale documentario risulta aggiornato e consultabile anche online. Oltre che per i servizi tradizionali erogati legati alla consultazione e al prestito (oltre 1.500 volumi all’anno), la Biblioteca rappresenta il punto di riferimento culturale per il territorio anche in senso più ampio, organizzando laboratori, visite guidate a mostre, gite culturali e attività di animazione dedicate soprattutto all’infanzia. Il progetto proposto intende rafforzare questa funzione di animazione culturale del territorio, mirando a fare della Biblioteca un luogo di condivisione, fisico o virtuale, dove la comunità possa divenire protagonista di 12 momenti creativi che, a partire dal mondo del libro e della lettura, tramite traduzioni teatrali, accompagnamenti musicali e letture, attivino altrettante occasioni di coinvolgimento e riflessione, su temi di interesse generale o legati alla storia e alle tradizioni locali.
Costo del progetto 10.000 euro
Contributo ricevuto dal Fondo 5.000 euro
Provincia Sant’Antonio dei Frati Minori
Digit.Archivi.Amo
L’organizzazione nasce nel 2017 in seguito alla fusione di 60 enti (parrocchie, conventi, santuari, mense per i poveri, centri di ascolto) appartenenti all’Ordine dei Frati Minori, tra cui i conventi del Sacro Monte di Orta e del Monte Mesma, presenti nel Cusio da oltre 400 anni. Proprio all’interno di questi due conventi sono custoditi due archivi di notevole rilevanza storica e artistica, contenendo 143 faldoni (92 per il convento del Sacro Monte di Orta e 51 per quello del Monte Mesma) distribuiti su 12 metri lineari complessivi, di documenti databili tra il XVI e il XX secolo, tra cui atti fondativi, bilanci, registri, cronache, capitoli conventuali, corrispondenza, disegni, stampe, mappe. Scopo del progetto è garantire la piena fruibilità di questo patrimonio, superando i problemi legati alla mancanza di criteri omogenei di ordinamento, all’assenza di elenchi documentali completi e/o esaustivi, a una situazione di conservazione che, in alcuni casi, non garantisce una tutela adeguata del materiale più antico. Sposando la logica “open access” e per fornire una risposta alle difficoltà emerse in seguito all’emergenza sanitaria, il catalogo sarà consultabile online da parte di studiosi e ricercatori, grazie all’utilizzo di piattaforme condivise, che permetteranno anche di consultare parte dei documenti che saranno digitalizzati.
Costo del progetto 18.000 euro
Contributo ricevuto dal Fondo 9.600 euro
Associazione Culturale Società di Mutuo Soccorso Ernesto del Martino
Voci novaresi. Storia memoria e tradizioni popolari nell’archivio “Cesare Bermani”
Costituita nel 1997, l’Associazione ha come finalità la promozione e il sostegno di attività di ricerca e la creazione di archivi dedicati al mondo popolare e proletario. Con queste finalità, nel tempo, l’Associazione ha acquisito diversi archivi sonori e documentali e condotto ricerche sul campo di argomento storico ed etnoantropologico, organizzando convegni, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali basati sulla storia orale. Dal 2018 ha ricevuto in gestione l’archivio dello storico novarese Cesare Bermani (nato nel 1937 e riconosciuto come uno dei padri della storia orale), che, custodito presso la sua residenza di Orta San Giulio, è costituito da oltre 3.500 ore di registrazione, un migliaio di cartelle di documenti cartacei, un’emeroteca, una discoteca, una fonoteca e una raccolta di manifesti, volantini e opuscoli. Scopo del progetto, pertanto, è quello di approfittare della guida di Bermani per riordinare e rendere accessibile al pubblico, anche in formato digitale, questo imponente patrimonio documentale su canti, storie di vita e di lavoro, interviste, testimonianze di e su personalità della politica e della cultura novarese e nazionale.
Costo del progetto 20.084,30 euro
Contributo ricevuto dal Fondo 13.000 euro
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