Stresa ricorda Francesco Ardizzola, maestro dei giardini del Lago Maggiore
I giardini dell’Hotel Regina Palace di Stresa sono stati intitolati a Francesco Ardizzoia, floricoltore e designer di grande talento
Con una breve ma sentita cerimonia, nel pomeriggio di mercoledì 16 giugno, a Stresa è stata scoperta la targa commemorativa per Francesco Ardizzoia, floricoltore e artista botanico, che dagli anni ’60-’70 ha realizzato alcuni tra i giardini più belli del lago Maggiore.
Alla presenza della famiglia, con i figli Andrea e Stefano e dei fratelli Luciano e Mauro, di alcune delle più importanti famiglie della tradizione alberghiera del nostro territorio, Padulazzi, Zacchera e Zanetta e del sindaco di Verbania Silvia Marchionini, oltre ad amici e collaboratori storici di Francesco, è stata ripercorsa la carriera di un professionista che “vive ancora grazie alla bellezza che ha saputo creare e che ancora oggi vive nei giardini che ci circondano”, ha dichiarato Andrea Ardizzoia.
Andrea Padulazzi del Regina Palace ha sottolineato l’importanza dell’opera floreale realizzata da Francesco Ardizzoia per l’hotel che, pur non avendo una vista diretta sul lago, “può vantare uno degli angoli verdi più suggestivi della zona”. Un commosso Luciano Ardizzoia, fratello di Francesco, con il quale ha lavorato sempre nell’azienda di floricoltura di famiglia, ha ricordato le tante iniziative, fiere e manifestazioni alle quali hanno partecipato negli anni con grande entusiasmo. “Ogni opera realizzata è e sarà sempre un ricordo vivente della sua passione per questa arte”, ha dichiarato.
Il Sindaco di Verbania, Silvia Marchionini, ha evidenziato quanto il percorso di studi di Francesco Ardizzoia a Ginevra presso Ecole d’Horticolture di Châtelaine, lo abbia portato ed essere un professionista del settore. “Nel nostro territorio, abbiamo bisogno di valorizzare l’aspetto della formazione. Villa San Remigio, dove si insedierà l’Università del Piemonte Orientale, con la vicina Villa Taranto possono ambire in futuro a diventare costruttori di una nuova economia”.
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