Funivia Mottarone, Grande Stresa: “Agire con serietà per il futuro dell’impianto”
Il gruppo Grande Stresa ha presentato mercoledì 4 agosto le sue perplessità su alcune questioni legate alla tragedia del Mottarone, denunciando in particolare la mancanza di confronto
Il gruppo Grande Stresa ha convocato nella mattina di mercoledì 4 agosto una conferenza stampa per spiegare le proprie opinioni su alcuni punti legati alla questione della Funivia Stresa Mottarone. I temi principali snocciolati da Canio Di Milia, Andrea Fasola Ardizzoia e Carlo Falciola sono cinque e riguardano le perplessità suscitate dalla posizione che l’amministrazione Severino ha preso in questa vicenda.
«Iniziamo dal viaggio a Roma – ha aperto Canio Di Milia, capogruppo di Grande Stresa – compiuto dal Sindaco di Stresa insieme al Sindaco di Baveno per incontrare il ministro dei Trasporti Giovannini. Non c’erano progetti, non c’erano idee, preparati in modo serio. Non c’è stato un confronto con il consiglio comunale, tanto meno con gli operatori o con la città. Non si può pensare di parlare a nome di una comunità del futuro della Funivia senza un dibattito, anche pubblico, preventivo».
La seconda questione è la posizione del Comune di Stresa nel processo penale appena iniziato, legato alla tragedia del 23 maggio. «È stato indetto l’incidente probatorio e il Comune non ha nominato un consulente, come hanno fatto invece altre parti, pur avendo meno titoli in merito – ha aggiunto Di Milia -. Già in questa fase del percorso processuale, la partecipazione attiva dell’amministrazione avrebbe dato un segnale forte di vicinanza alle famiglie coinvolte».
Il terzo punto che il gruppo Grande Stresa ha voluto portare all’attenzione riguarda il futuro della Funivia. L’impianto attualmente è sotto sequestro ma la concessionaria risulta essere ancora la società Funivia del Mottarone. «L’amministrazione – ha spiegato Di Milia – avrebbe dovuto avviare le procedure per revocare la concessione proprio nell’ottica di guardare al futuro dell’impianto e quindi del territorio. Svincolando la concessione si sarebbe potuto pensare già alla stagione invernale, sempre più cruciale per il Mottarone, se si considera il danno che ha subito il territorio in questi mesi estivi».
Dopo Canio Di Milia, la parola è passata ad Andrea Fasola Ardizzoia che ha affrontato le questioni
legate alla comunicazione, pubblicitaria e promozionale, e quella degli aiuti al territorio. «Considerata la portata della tragedia della funivia del Mottarone – ha dichiarato Fasola -, ci saremmo aspettati quanto meno un confronto, una richiesta di collaborazione per indirizzare al meglio la comunicazione per il rilancio del Mottarone e di tutto il territorio di Stresa».
«Inoltre – ha proseguito Fasola -, considerato il momento proficuo per i fondi legati al turismo e alla promozione territoriale, ci aspettavamo la convocazione di un tavolo con la Regione Piemonte nel quale l’amministrazione avrebbe chiesto alla maggiore istituzione regionale, di concentrare l’attenzione proprie sulle nostre zone così duramente colpite. Il gruppo Grande Stresa si è fatto promotore di un’iniziativa (link) che aprisse la strada verso un piano di promozione turistica, al quale però l’amministrazione non ha mai fatto cenno, ne in segno di apertura ne di rifiuto».
Chiudendo il suo intervento, il consigliere Fasola ha fatto alcune riflessioni sugli aiuti alle attività della vetta. «Si è parlato – si è chiesto Fasola – di un fondo di 500.000 euro, ma a poco meno di un mese dalla tragedia del 23 maggio, come si può pensare di fare una stima delle perdite che le attività avranno nei mesi a seguire? Il Mottarone e gli imprenditori che lo vivono, necessitano di infrastrutture, digitali e non, di un piano di comunicazione integrata per il lancio del brand Mottarone».
Carlo Falciola ha ribadito la gravità dell’assenza di dibattito e confronto con tutto il consiglio. «A pochi giorni dalla tragedia – afferma Falciola -, si è svolto un consiglio comunale nel quale sono state approvate 27 pratiche edilizia. Questo stride con la richiesta fatta da Grande Stresa e accettata dall’amministrazione di rimandare l’incontro. Solo settimana scorsa durante il consiglio si è iniziato a parlare del tema funivia. È chiaro, ormai, che dopo due mesi il confronto sia necessario e quanto mai urgente. È fondamentale muoversi per revocare la concessione e affrontare il processo affianco alle vittime e alle altre parti offese».
«Auspichiamo – dichiarano i tre consiglieri a nome del gruppo Grande Stresa – a una correzione di atteggiamento e comportamenti dell’amministrazione nei confronti di questo importante tema, che riguarda il presente e il futuro del Comune di Stresa e che vengano coinvolti sia la minoranza politica, sia gli operatori del territorio e la comunità stessa».
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