Tones on the stones: “Soddisfatti per la prima parte, grande attesa per i prossimi eventi”
Dal 6 agosto al via l'Awareness campus con Gabriele Vacis. Il 26 e 27 agosto Riverberi jazz e gran finale con Campo base festival
Con l’esibizione di Tigran Hamasyan e le proposte musicali e artistiche d’avanguardia targate Nextones si è chiuso il primo blocco delle proposte 2021 della Fondazione Tones on the stones, nella splendida cornice di Tones Teatro Natura, ad Oira di Crevoladossola. Questa prima sezione è stata purtroppo penalizzata dal maltempo, che ha portato alla cancellazione dei due appuntamenti più prestigiosi, Not(t)e di stelle, l’omaggio alla lirica in programma il 24 luglio scorso, e The end of the World, la prima mondiale che avrebbe rappresentato la serata clou di Nextones.
«Stiamo vivendo emozioni contrastanti – confessa il direttore artistico di Tones on the Stones, Maddalena Calderoni – felici per il potenziale e le opportunità che Tones Teatro Natura sta rivelando, ma anche messi alla prova dalle condizioni climatiche avverse che hanno condizionato così fortemente questo inizio di festival. Abbiamo chiuso il primo mese di eventi e non possiamo che essere felici e onorati per l’affetto del pubblico, deciso a partecipare agli eventi anche sotto la pioggia. Purtroppo non sempre le condizioni di sicurezza hanno permesso lo svolgimento degli spettacoli, ma vorrei rassicurare il nostro pubblico: i due grandi eventi cui abbiamo dovuto rinunciare verranno ricalendarizzati all’inizio della nostra prossima stagione, nel 2022».
Il percorso di Tones prosegue con l’Awareness Campus in programma dal 6 all’8 agosto: sarà una full immersion nelle pratiche teatrali per la cura della persona, che ha visto un’esplosione di iscrizioni da tutta Italia e che prenderà vita anche grazie al supporto dei Comuni dell’alta Ossola. Il workshop, rivolto a operatori culturali, artisti, musicisti e operatori sanitari e sociali, si snoderà in diverse località, ma avrà base a Crodo, presso le strutture del Convitto e del Foro Boario. Oltre alle pratiche di consapevolezza nella natura proposte da Gabriele Vacis, ci sarà spazio anche per momenti musicali e artistici, come il concerto dei Blossomed Voice presso la Chiesa Parrocchiale di Crodo, sabato 7 agosto alle ore 21.
«In questi mesi di programmazione e ancor più in queste prime giornate di Festival abbiamo percepito che c’è tanto da fare, perché inevitabilmente stiamo ancora combattendo contro la pandemia e in tutta Italia si assiste a una importante frattura tra i cittadini e lo spettacolo dal vivo. Siamo convinti – afferma Maddalena Calderoni – che Tones Teatro Natura diverrà anche un luogo di studio per capire se e come sia necessario studiare nuove modalità di approccio per riportare le persone a fruire dello spettacolo dal vivo. È un dovere – conclude il direttore artistico – perché credo che le persone abbiano bisogno di essere accompagnate in questo percorso così difficile, anche psicologicamente, e sono certa che l’arte e la cultura siano potenti terapie per superare una fase storica così complicata».
A fine agosto si tornerà nella Cava Roncino di Oira a Crevoladossola (VB) per Riverberi jazz, il nuovo format che arricchirà la stagione a Tones Teatro Natura. Appuntamento il 26 agosto alle ore 22 con le contaminazioni musicali di Gianluca Petrella, tra i trombonisti più apprezzati nel mondo, e Pasquale Mirra, vibrafonista jazz e compositore di fama internazionale: un duo atipico che troverà l’equilibrio tra melodia, ritmo e armonia in Corrispondence, un concerto per trombone, elettronica, vibrafono e percussioni. Subito prima si esibirà l’ensemble di percussioni Waikiki Contemporary Quartet, che spazierà nel repertorio per percussioni contemporaneo. Il 27 agosto alle ore 21 sarà invece la volta del concerto per il bandoneon solo di Daniele di Bonaventura, dal titolo Ritus: un viaggio sonoro che si snoda in una sequenza di struggenti suggestioni emotive che vanno da evocazioni di canti sacri a passi di danza di sapore mediterraneo, fra velato pathos e impercettibile malinconia. Subito a seguire appuntamento imperdibile anche con Gong, il suono dell’ultimo round, concerto multimediale del trombettista Luca Aquino, con il percussionista francese Manu Katchè, le opere visive di Mimmo Paladino – uno dei padri della transavanguardia – e i racconti del giornalista
sportivo Giorgio Terruzzi. Fra musica e immagini, il racconto delle grandi storie della boxe: da Primo Carnera a Muhammad Ali, passando per Sugar Ray Robinson, Nicolino Loche, Carlos Monzon, fino a Mike Tyson.
A chiudere la ricca quindicesima edizione di Tones, dal 3 al 5 settembre, sarà Campo base, nuovo format con la curatela scientifica di Alessandro Gogna che esplora i temi del rapporto tra uomo e natura e la cultura della montagna: un campeggio temporaneo per sviluppare una comunità temporanea, un’esperienza collettiva legata all’essenzialità che prevede una serie di attività diurne e serali sia per i piccoli, sia per gli adulti. Ambiente naturale versus spazio abitato: questa netta dicotomia che le grandi città e i modi di vivere nel quotidiano hanno amplificato è ormai insostenibile e continua a produrre storture di ogni tipo. Campo Base vuole essere punto di partenza per un nuovo concetto di ambientalismo, per avvicinarsi agli spazi naturali con uno sguardo attento. Molti degli ospiti attesi contribuiranno a costruire nel pubblico questa nuova consapevolezza, per immaginare una valorizzazione più sostenibile delle risorse territoriali: dai racconti dell’esploratore Franco Michieli, alle avventure dell’alpinista Hervè Barmasse e degli arrampicatori Manolo e Anna Torretta, insieme alle testimonianze di molti altri protagonisti del mondo della montagna. Il programma completo è online su www.campobasefestival.it.
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