Emozioni al Sacro Monte di Orta, Sgarbi e Marani raccontano Raffaello e Leonardo
Domenica 3 ottobre l'evento culturale sulle rive del Lago. Due grandi conoscitori d'arte hanno illustrato la vita dei maestri rinascimentali attraverso l'analisi di opere e quadri
“Un sogno da realizzare, portare l’arte e la cultura in un posto incantevole come il Sacro Monte di Orta in un contesto di servizio alla comunità”. A impreziosire il nobile obiettivo due ospiti d’eccezione: Pietro Marani e Vittorio Sgarbi.
Domenica 3 ottobre nella tensostruttura installata sulla collina di Orta San Giulio appositamente per ospitare due dei più importanti grandi critici e conoscitori dell’arte ha avuto luogo un evento unico organizzato dal Comune insieme al RotaryClub, nel quale le opere di due grandi Maestri del rinascimento, Leonardo e Raffello, sono state analizzate e commentate nei particolari più nascosti, grazie alle immagini in alta definizione messe a disposizione da FattoreArte.
Ad aprire le danze, alle 17, Pietro Marani, impareggiabile conoscitore dell’opera di Leonardo, ha accompagnato la numerosa platea in un viaggio dove i fiori, i particolari più nascosti e i giochi di luce che Leonardo ha dipinto nell’ultima cena, i colori le ombre ed i chiaroscuri sono diventati reali, visibili in tutta la grandiosità delle sapienti pennellate.
Le parole di Marani sono state un’occasione per scoprire i tanti errori compiuti da numerosi restauratori che si sono succeduti negli anni e finalmente sanati dalle sapienti mani di Pinin Brambilla che ha lasciato tracce degli scempi compiuti. Un viaggio in un’opera di un genio che prima di essere pittore era scienziato e applicava le sue conoscenze all’arte
Alle 21 è stato poi il turno di Vittorio Sgarbi, a cui è spettato il compito di illustrare Raffaello partendo dalle sue origini, dal rapporto con il padre passando dal desiderio di vivere la vita in modo profondo ed intenso. “Un maestro che in 37 anni ha regalato all’umanità capolavori assoluti”.
«Il primo grande pittore di stati d’animo» come lo ha definito Sgarbi commentando 10 dipinti esemplificativi della vita del grande artista.
«Ancore una volta le immagini in alta definizione di fattore Arte hanno permesso di scoprire particolari difficilmente visibili ad occhio nudo quali la firma di Raffaello sul braccio della fornarina quasi a suggellare per i posteri un amore osteggiato dalle convenzioni dell’epoca – commentano gli organizzatori -. Un evento che ha registrato il tutto esaurito. Merito di molte persone che hanno saputo lavorare in team».
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