I festeggiamenti sotto la neve per i 400 anni della Milizia di Bannio
Atmosfera incantata in Val Anzasca per l’apertura ufficiale dell’anno dei festeggiamenti dei 400 anni dei "Soldati della Madonna". Le divise rosso-dorate nate 1600 sfilano nella terra della Madonna dul Gil
(Foto Susy Mezzanotte)
La copiosa nevicata che ha imbiancato la giornata dell’Immacolata ha reso ancor più suggestiva ed emozionante l’apertura ufficiale dei festeggiamenti dei 400 Anni della Milizia di Bannio Anzino.
Un evento unico, d’altri tempi, che ha visto marciare la Plurisecolare Milizia muniti di baionette nelle sua divisa color rosso/blu/dorata sul bianco manto della neve, nella terra della Madonna dul Gil, la Madonna della Neve.
Le origini della Milizia Tradizionale di Bannio sono infatti antichissime e risalgono al 1622 “per scopi bellici, nel quadro storico che vedeva gli spagnoli contrapposti ai Savoia. Il Marchese Mendoza formò un esercito ausiliario in Valle Anzasca, con lo scopo di difendere quelle terre”, così si legge sul sito dell’amministrazione comunale.
L’apertura della porta della Chiesa di San Bartolomeo ha dato avvio alla cerimonia, celebrata da Don Fabrizio, parroco di Bannio, alla presenza solenne di una rappresentanza della Milizia e dei suoi ufficiali, accompagnati dalle delle donne in costume.
Non potevamo avere un segno così bello come la neve in questo 8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione; un giorno in cui guardiamo insieme al passato e al futuro della nostra storia – ha detto Don Fabrizio Cammeli durante l’omelia – Teniamo accesa la nostra luce che è viva da quattrocento anni. La Madonna ci ha scelti e dobbiamo essere grati, ha fatto cadere su di noi la sua benedizione con la neve».
Il sindaco di Bannio Anzino, Pierfranco Bonfadini, ha invitato tutti a venire a scoprire Bannio con un messaggio rivolto soprattutto ai giovani: «Voi giovani siete i nostri testimoni del futuro, indossate con onore la storia e le tradizioni del nostro paese; sappiate annunciare il perchè di questa storia e di questa Milizia».
Appuntamento quindi al 2022, con un programma ricco di eventi, per conoscere e vivere quest’esperienza che si ripete da quattrocento anni.
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