Proseguono le operazioni in Val Cannobina dopo una notte di intenso lavoro per le squadre di vigili del fuoco e dell’Aib impegnate sul fronte dell’incendio di Gurro.  

Uomini e mezzi sono intervenuti per arginare le fiamme e contenere i roghi nei pressi della località Alpe Piazza. Questa mattina le operazioni sono proseguite, con nuove squadre per le operazioni di bonifica e spegnimento. Sul posto sono stati inviati anche dei Canadair per spegnere le fiamme, il loro volo da questa mattina si spinge fino al Basso Verbano.

Si lavora senza sosta dal pomeriggio di lunedì

L’incendio prosegue dal primo pomeriggio di ieri, lunedì 31 gennaio, propio mentre oltre confine già si lottava per domare i vasti roghi sul versante ticinese del Gambarogno. In Piemonte, dopo alcuni interventi in Ossola, l’allarme è scattato intorno alle 13 in Cannobina, quando una colonna di fumo si è alzata dalla collina. Gli operatori sono prontamente intervenuti, per cercare di ridurre al minimo i rischi collegati alla siccità dell’area e dalle condizioni meteorologiche. Ricordiamo che da giorni è stata diramata un’allerta su tutto il territorio a causa della mancanza di piogge, ormai da settimane.

Elicotteri e Canadair in azione

A Gurro è ancora presto per valutare la situazione. Le squadre del comando di Verbania e gli operatori Aib del territorio stanno facendo la spola per portare l’acqua nei luoghi che stanno bruciando. In supporto proseguirà l’attività di elicotteri e Canadair. Si stanno inoltre presidiando le baite situate nei pressi dell’incendio.

Sui social i “grazie” per operatori e volontari

Un primo bilancio delle operazioni potrà essere stilato nelle prossime ore anche se determinante sarà il “fattore vento”, che da ieri minaccia di alimentare ulteriormente le fiamme. Sui social intanto si moltiplicano i messaggi di incoraggiamento e ringraziamento per tutti i volontari e gli operatori che stanno lavorando per arginare i roghi e tenere le fiamme lontano dalle case.

Prosegue la lotta alle fiamme nei boschi della Val Cannobina

Il vento spinge le fiamme, continua a bruciare il versante svizzero del Gambarogno