A Varallo Pombia la Stella Alpina racconta la bici nella Resistenza
Una mostra sarà allestita nelle scuole, che ospiteranno anche una serie d'incontri con i ragazzi per raccontare un simbolo, dalle "staffette" al grande Gino Bartali
Le staffette che portavano ordini, i GAP che attaccavano nelle città, ma anche l’impegno umanitario di Gino Bartali che salvava ebrei.
Sono tante le storie legate alla bicicletta nella Resistenza italiana: è un legame simbolico e insieme storicamente ben testimoniato, che viene riproposto ora da una mostra allestita dall’Associazione Culturale Stella Alpina.
La mostra sarà esposta contemporaneamente nell’atrio dell’ Ist comprensivo “A. Camilleri” di Varallo Pombia ed in formato ridotto nella sede dell’Associazione della Stella Alpina di via Garibaldi 16 a Pombia.
Saranno dieci incontri/lezioni che inizieranno giorno 4 aprile e si concluderanno giorno 13: Piero Beldì vicepresidente della Casa della Resistenza di Fondotoce e Pietra De Blasi presidente dell’associazione culturale Stella Alpina dialogheranno con gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e alle classi terze delle medie.
“Si parlerà di libertà, di pace, Resistenza, di storie di staffette partigiane che in bici percorrevano le strade dell’Italia occupata, ma si parlerà anche di campioni del ciclismo combattenti per la libertà come Gino Bartali medaglia d’oro al merito civile per aver salvato circa 800 cittadini ebrei conferitagli nel 2006 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi”.
“Bartali ha compiuto numerosi viaggi in bicicletta dalla stazione Terontola-Cortona fino ad Assisi trasportando documenti e fototessere nascosti nei tubi del telaio della bicicletta affinchè una stamperia segreta potesse falsificare i documenti necessari alla fuga degli ebrei rifugiati. Verrà sottolineato “quanto sia importante conoscere, saper distinguere il bene dal male, comportarsi ed agire umanamente sempre. Questo è quello che ci insegna la storia, Ragazzi studiate con amore spinti sempre dal desiderio di conoscere. Studiate per crescere ed arricchire i vostri orizzonti”.
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