Arrestati tre spacciatori a Brovello Carpugnino, la base era un accampamento nel bosco
Gli uomini, di 26 e 27 anni, avevano minacciato dei passanti con un machete. Si nascondevano nel bosco, centro dello spaccio della zona
Tre uomini accusati di spaccio sono stati arrestati nei boschi di Brovello Carpugnino dopo un tentativo di fuga dai carabinieri. Nella mattinata di ieri, martedì 29 marzo, si è infatti svolta un’operazione di contrasto da parte dei carabinieri della Compagnia di Domodossola
Durante l’operazione condotta e dagli uomini dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Domodossola, supportati dagli altri militari dello stesso comando e dai colleghi di Verbania, sono stati fermati due 26enni e uomo di 27 anni sorpresi a bivaccare in una tenda all’interno del bosco, diventato la base operativa per lo spaccio di stupefacenti nella zona di confine tra il VCO e il Novarese.
Le indagini erano iniziate grazie alle segnalazioni di numerose persone del luogo che, anche alla luce del fatto che si tratta di un’area molto frequentata, avevano saputo che ogni tanto si vedevano dei “soggetti loschi” uscire improvvisamente dalla boscaglia minacciando e spaventando i passanti con un machete.
Nonostante non fosse stata presentata alcuna denuncia per minacce e nessuno avesse visto personalmente tali scene, i Carabinieri hanno sviluppato le prime indagini fermando numerosi consumatori di stupefacenti, segnalandoli di volta in volta per uso di
stupefacenti e sequestrando la sostanza. L’area boschiva ha complicato le indagini perché gli spacciatori riuscivano a lavorare indisturbati facendosi anche forti del fatto che l’area rendeva gli avvistamenti e gli avvicinamenti molto complicati, con il rischio di permettere loro una rapida fuga.
Ieri mattina, grazie ad una ricognizione molto prudente, i Carabinieri hanno raggiunto e circondato in silenzio la tenda dove i tre stavano
riposando e li hanno arrestati senza che potessero reagire. Durante la perquisizione al covo, sono stati rinvenuti i telefoni utilizzati per le trattative di vendita di stupefacenti, power-bank per la ricarica degli smartphone, denaro in contante ed un grosso coltello da cucina usato per intimidire i clienti più restii.
Dopo ulteriori accertamenti, due dei tre fermati sono risultati essere immigrati irregolari sul territorio nazionale, mentre il terzo è risultato in possesso di una richiesta di permesso di soggiorno in pendenza. Successivamente, sono stati condotti presso la casa circondariale di Verbania, in attesa per processo di convalida.
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