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A Premeno si inaugura “Intrecci sul Lago Maggiore”

Appuntamento il weekend del 18 e 19 giugno con la prima edizione della fiera-mercato di cestai e artigiani dell'intreccio

Intrecci sul Lago Maggiore

Affacciata sul Lago Maggiore, alle porte del Parco nazionale della Val Grande, la località di Premeno ospiterà per la prima volta una fiera-mercato dedicata agli artisti dell’intreccio. Intrecci sul Lago Maggiore, in programma sabato 18
e domenica 19 giugno, partirà dalla manualità e dalle tradizioni di un tempo per diffondere bellezza e valorizzare la maestria degli artigiani contemporanei. Durante il fine settimana, le alture del Verbano ospiteranno eventi collaterali e appuntamenti per scoprire a passo lento questa porzione “alta” di Lago Maggiore.

Il programma

Intrecci sul Lago Maggiore sarà prima di tutto un’occasione per conoscere e apprezzare il lavoro di tanti piccoli artigiani e riscoprire antichi saperi e tradizioni. Elemento clou della manifestazione sarà infatti la fiera-mercato, aperta al pubblico dalle 15.30 alla mezzanotte di sabato 18 e dalle 9.30 alle 18 di domenica 19 giugno: i cestai, insieme ad alcuni impagliatori, magliai e altri artisti dell’intreccio, costelleranno con le loro postazioni in cui offriranno anche dimostrazioni di lavorazione, il grazioso centro storico di Premeno, tra cortili fioriti e vicoli in pietra.

Ad arricchire ulteriormente la fiera-mercato ci sarà anche una piccola selezione di produttori alimentari, veri e propri artigiani del gusto a km0.

Un viaggio nelle tradizioni d’Italia, perché ogni regione, dalle Alpi agli Appennini, offre variegate tipologie di cesti: già solo in questa porzione di Piemonte, si va dai tradizionali cavành di ogni forma e misura, alle gerle per il trasporto del fieno, shiuérün in dialetto locale, fino ai cesti da matrimonio, a quelli per le lavandaie o ancora per il pane o per l’asilo. Un patrimonio di cultura popolare e di sapienza concreta che Premeno vuole riscoprire e valorizzare attraverso Intrecci sul Lago Maggiore, evento che darà spazio anche ad alcuni appuntamenti collaterali particolarmente coinvolgenti.

Domenica 19 giugno il programma prevede un’escursione guidata con “pranzo in cestino” (su prenotazione fino ad esaurimento posti) per godere gli incantevoli panorami sul Lago Maggiore: i partecipanti potranno così ammirare a passo lento le meraviglie ambientali dell’Alto Verbano e gustare un pasto a base di delizie locali contenute nei cesti “di recupero” a cui l’associazione La lencistra dona nuova vita.

Presso il cinema di Premeno verrà invece proiettato (a ingresso gratuito) il docu-film “A riveder le stelle” di Emanuele Caruso, ambientato in Val Grande, oltre a documentari dedicati al territorio e al Parco Nazionale della Val Grande, ai suoi abitanti, alla sua flora e alla sua fauna.

Sia sabato che domenica l’associazione La Lencistra coinvolgerà i più piccoli nell’antica arte dell’intreccio, con piccoli workshop gratuiti, mentre per i buongustai – oltre alla possibilità di acquistare prodotti locali nel percorso espositivo della fiera-mercato – sarà sempre aperto un punto ristoro all’insegna della genuinità.

Ad impreziosire ulteriormente il centro storico di Premeno ci sarà la mostra open air “Intrecci. Passato e presente della cesteria nelle terre di mezzo”: cesti di varie tipologie saranno abbinati a immagini e testimonianze orali tratte dal passato e raccolte nell’ambito del progetto Comuniterrae e alle incantevoli fotografie di Susy Mezzanotte che ritraggono gli intrecci in scene gioiose ambientate nei borghi delle terre di mezzo.

La tradizione della cesteria

Premeno e le sue frazioni di Esio e Pollino sono culle di saperi artigiani. Esio in particolare, grazie alle attività della sua associazione “La Lencistra”, si impegna da quindici anni nella salvaguardia e valorizzazione di queste tradizioni, attraverso corsi, una scuola di cesteria, dimostrazioni ed eventi come quello in programma nel giugno di quest’anno, organizzato con il Comune e la Pro loco di Premeno.

Da sempre l’intreccio è un elemento quotidiano di queste terre tra Alpi e lago ed è strettamente legato alle essenze legnose delle medie altitudini dell’Alto Verbano, come il nocciolo, il castagno e alcune specie di salice, che vengono raccolte rispettando i cicli naturali e seguendo le fasi lunari. In quest’area di confine tra Piemonte e Svizzera, la produzione artigianale di cesti affonda le proprie radici in tempi lontani: già nel XVI secolo si citano “quelli che tagliono cerchij et maniggie” o coloro che dal legno di castagno ricavano “stecche e strisce flessibili in legno per intrecciare gerle” o lavorano il salice e il nocciolo per ottenere le lengistre.

Così come in passato, nelle fredde sere d’inverno, giovani e vecchi si ritrovavano davanti al camino ad intrecciare, i cestai di oggi mantengono in vita i saperi delle generazioni precedenti, cercando di ricucire lo strappo tra passato e presente, tra tradizione e modernità.

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Pubblicato il 29 Maggio 2022
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