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A Riale custoditi 8mila metri cubi di neve per la prossima stagione invernale

Il borgo in Val Formazza ha archiviato la neve della scorsa stagione utilizzando la tecnica dello snowfarming, la neve ad ottobre andrà a coprire 3 km di pista "anticipando la stagione"

Snowfarming - Riale - neve

Oltre 8mila metri cubi di neve, stoccati con l’obiettivo di anticipare già tra fine ottobre e inizio novembre la prossima stagione sciistica di fondo, coprendo quasi 3 km di pista: è la tecnica dello snowfarming che Gianluca Barp, primo in Italia, ha messo a punto a Riale, borgo incastonato a 1.800 metri nell’Alta Val Formazza a pochi passi dalla coreografica Cascata del Toce, dove l’imprenditore piemontese è responsabile del Centro Fondo.

Con un quantitativo di neve doppio rispetto al 2020, in questa torrida estate Barp sta programmando la prossima stagione invernale di Riale. Per il quarto anno consecutivo, gli atleti e le nazionali di sci di fondo potranno anticipare gli allenamenti in vista delle competizioni e ai numerosi appassionati della disciplina l’occasione di godersi l’attività sportiva prima del solito.

“Avevo cominciato quasi per gioco nel 2019 custodendo 2.500 metri cubi di neve. Un esperimento artigianale che mi è servito per capire che investendo nelle nuove tecnologie avrei potuto fare davvero qualcosa di molto utile per gli atleti del fondo e per la nostra Valle – spiega Gianluca Barp –. Negli anni successivi ho affinato la tecnica, scelto la posizione di stoccaggio migliore e più riparata dal sole nei mesi estivi e ho incrementato la quantità di neve raccolta: 4mila metri cubi nel 2020, 6mila nel 2021 e oggi arriviamo a 8mila. Ho calcolato che ne viene disperso circa il 20%, il resto è tutta neve come nuova, pronta per essere stesa sulla pista e utilizzata dai fondisti per anticipare il proprio allenamento o divertimento”.

Gianluca Barp - Riale

Grazie alla tecnica  dello snowfarming gli 8mila metri cubi di neve sono stati coperti da tecnologici teli geotermici con fibre di alluminio, intervallati da strati isolanti di ovatta grazie al supporto tecnico di Snow Makers, un’azienda specializzata svizzera. I teli sono poi stati legati uno all’altro con un sistema di velcri e cuciture a filo. Questi speciali materiali di copertura garantiscono il doppio beneficio di proteggere termicamente la massa sottostante e, grazie all’azione riflettente, di non far penetrare i raggi UVA. La neve resterà impacchettata sotto i teli per tutta la stagione estiva e sarà posata in autunno. Secondo le stime gran parte della neve stoccata servirà a coprire circa 3 km dell’anello della pista di fondo di Riale (complessivamente lunga oltre 12 km), permettendo una prima attività sportiva anche in assenza di nevicate e senza ricorrere a cannoni sparaneve e quindi all’utilizzo eccessivo di energia elettrica e acqua.

Rispetto agli scorsi anni Barp ha inoltre deciso di non posare tutta la neve stoccata, ma di tenerne una parte come eventuale riserva per qualsiasi necessità e che quindi continuerà ad essere custodita anche con l’inizio della prossima stagione invernale. La tecnica dello snowfarming è soltanto una delle “frecce” all’arco di Riale, meta sciistica che anno dopo anno raccoglie sempre più appassionati, professionisti e non.

“Negli ultimi anni siamo cresciuti moltissimo – continua Gianluca Barp –, abbiamo ospitato manifestazioni di carattere internazionale come i campionati di Coppa Europa – Opa Continental Cup e siamo stati scelti da un numero sempre maggiore di nazionali di fondo per i loro allenamenti. Negli scorsi mesi abbiamo ospitato il raduno delle vecchie glorie dello sci di fondo, un attestato di stima nei nostri confronti che ci ha riempito di orgoglio. Qui da noi gli atleti professionisti, così come i semplici appassionati, trovano un paesaggio magnifico e incontaminato e possono contare sulla serietà, la passione e la capacità di innovarsi di persone che credono in quello che fanno e vogliono offrire un’esperienza sportiva e turistica come se ne trovano poche in Italia”.

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Pubblicato il 22 Giugno 2022
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