Il nuovo piano del Parco del Ticino e dei Lagoni di Mercurago
Il nuovo strumento predisposto dal Parco sostituisce quello del 1985, aggiornandolo alle esigenze di oggi
Un nuovo Piano d’Area per il Parco del Ticino Piemontese, approvato da Torino lo scorso 3 agosto.
«Si tratta di uno degli obiettivi prioritari che la Legge Regionale assegna agli Enti Parco» spiega la presidente Erika Vallera. «Il Piano d’area vigente era ormai datato e con un’impostazione generale non più al passo con i tempi. La soddisfazione dell’Ente è doppia, non solo perché parliamo di uno strumento di grande importanza per la gestione dell’area protetta a parco naturale, ma anche perché si tratta di un lavoro svolto con le preziose competenze del personale dell’ente».
Mediante il Piano d’Area gli Enti Parco perseguono «la tutela dei valori naturali ed ambientali nonché storici, culturali, antropologici tradizionali garantendo lo sviluppo economico del territorio”.
Il nuovo Piano d’area del Parco Naturale del Ticino va a sostituire il precedente risalente al 1985, che aveva ormai un’impostazione generale e degli orientamenti legati ad un quadro normativo superato. Da allora, infatti, sia l’approccio culturale ai temi della tutela dell’ambiente e del paesaggio, sia il corrispondente quadro normativo, sono profondamente mutati.
Oggi l’ente si è dotato di uno strumento aperto e flessibile, la cui redazione ad opera della Responsabile del Settore Tecnico dell’EGAP Ticino e Lago Maggiore, arch. Monica Perroni, con il supporto specialistico dell’Agronoma Camilla Scalabrini ha permesso anche un risparmio notevole dal punto di vista economico.
Il Piano d’Area appena approvato è impostato perseguendo concetti di tutela delle risorse ambientali e naturali tramite unagestione sostenibile, di concertazione tra le Istituzioni, di promozione di uno sviluppo compatibile con l’ambiente, favorendo le attività produttive e di fruizione che integrino le attività umane e la conservazione degli ecosistemi, sono ripresi dalla normativa di settore ed hanno indirizzato le strategie del nuovo Piano, che sono improntate ai nuovi concetti di turismo lento, sostenibilità dello sviluppo socio-economico, competitività e cooperazione. Prevede anche i sistemi di attrezzature e servizi per la fruizione sociale di parco, musei, centri visita, aree attrezzate; si punta al recupero delle aree degradate, alla tutela e riqualificazione del patrimonio storico-culturale ed architettonico.
Il Piano individua anche un ruolo innovativo dell’Ente Parco quale laboratorio per buone pratiche ambientali mediante la possibilità di poterle incentivare economicamente da parte dell’Ente.
Conclude la presidente Vallera: «Un ringraziamento va fatto senza dubbio ai Settori della Direzione Ambiente, Energia e Territorio che hanno supportato tutto l’iter procedurale: si è trattato di un ottimo lavoro di squadra».
Anche sulla sponda opposta l’ente Parco della Valle del Ticino sta predisponendo il piano territoriale, sostituendo quello in vigore dalle origini.
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