Le storie degli “sfrusit vigezzini” e la memoria salvata
Le parole degli spalloni sono state raccolte dagli insegnanti e dagli ex alunni delle Scuole Primarie di Coimo in un lavoro prezioso di ricerca, realizzato nel corso di più anni
Una serata di emozioni, ascoltando i racconti degli sfrusit vigezzini; vicende vere, testimonianza di un passato di sofferenza, fatica e morte. “Storie verticali” è il titolo dell’incontro che si è svolto sabato sera 15 ottobre nella Sala Polifunzionale di Toceno.
Parole di spalloni, le vite del Negus, dei Fratelli Bevilacqua, ul Dencio, o la Rubina, la Felicina e la Estera, raccolte dagli insegnanti e dagli ex alunni delle Scuole Primarie di Coimo in un lavoro prezioso di ricerca, realizzato nel corso di più anni.
Le voci dei racconti, che sono stati affidati e interpretati da Claudia Parravicini e Fedele Cappelletti, si sono alternati alle musiche originali eseguite dal vivo dai Pentagrami, la band ossolana che ha composto anche brani autoriali dedicati alla vita dei contrabbandieri. A fare da cornice, una piccola mostra che riportava i disegni, le immagini e i testi delle ricerche delle oltre 70 pagine di lavoro, realizzato dalle Scuole di Coimo, che sarà visitabile in futuro presso il Museo dello Spallone di Masera.
Al termine dello spettacolo, alcuni amici di Coimo, tra cui Aldo, hanno preparato i gustosi “amiasc”, specialità tradizionale di Coimo, con farina di grano saraceno. La serata è proseguita presso il Rifugio del Moro di Arvogno di Toceno, per una cena in compagnia. Durante la cena sono stati proiettati, per la prima volta, i video realizzati da Lutea Produzioni, su i “Cammini senza Frontiere”, le immagini dei percorsi che sono stati inaugurati la scorsa estate, nell’edizione 2022 dei Sentieri degli Spalloni, le giornate in cui si percorrono insieme quelle vie antiche, che per anni sono state il collegamento fra territori stranieri, per sopravvivere a guerra, fame e povertà. I ringraziamenti sono tanti e importanti, verso tutte le persone, le Associazioni, gli Enti che ogni anno ci sostengono e contribuiscono a portare avanti l’obiettivo della nostra associazione – dice Nori Botta, presidente dell’Associazione Sentieri degli Spalloni – che da anni si impegna a tutelare e promuovere la memoria e la storia della vita degli Spalloni, indissolubilmente legata a questo angolo di Piemonte incuneato tra i Cantoni svizzeri Ticino e Vallese.
Storie di paesi di confine, come hanno ben descritto i compianti Benito Mazzi ed Erminio Ferrari nei loro libri e Franco Sgrena, da poco mancato, che ci ha insegnato a “raccontare e testimoniare: a loro va il nostro più grande Grazie – sottolineano gli organizzatori – Si ringraziano inoltre, tutti i Sindaci e i rappresentati delle Amministrazioni e delle Associazioni intervenute, in particolare il Sindaco del Comune di Toceno Tiziano Ferraris, le maestre Genesia, Paola e Antonia con gli alunni ed ex alunni della Scuola Primaria di Coimo; la band I Pentagrami, Fedele Cappelletti e Claudia Parravicini; gli Amici della Montagna Valle Vigezzo, il Museo dello Spallone di Masera e il Gruppo volontari Castagnata Coimese, Simona Prina di Animos, Linea Studio Stampa e Grafica, Lutea Produzioni e Mauro Colnaghi; Aldo Betlamini, Il rifugio del Moro di Arvogno, Franco Ferraris , Agriflora, Aurelio Montanari, Ramoni Emilio, Macelleria Borghini e Mosoni Sport”.
L’appuntamento è per il 2023, per vivere nuovi cammini e nuovi racconti, che ci porteranno alla scoperta dei luoghi e delle storie di contrabbando nel territorio di Premia.
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