L’estate è alle porte, si scioglie la neve e arriva il momento della riapertura dei rifugi in quota. Il meteo del mese di maggio non è stato clemente (dopo mesi di siccità) e questo non è una brutta notizia, dal punto di vista degli accumuli di neve e quindi, nel tempo, per la disponibilità di acqua per l’intero bacino del Lago Maggiore. Nel frattempo, però, si può tornare in montagna a camminare e anche la rete dell’accoglienza si sta preparando (foto: Rifugio Città di Busto, 11 maggio scorso)

Primo ad aprire, il rifugio Crosta all’Alpe Solcio, del Cai di Gallarate: struttura a bassa quota (1751 metri) che era già aperta a inizio primavera ma era stata costretta a chiudere per siccità. «Abbiamo riaperto oggi, 26 maggio» spiegano i gestori, pronti al primo weekend che sa già un po’ d’estate.

Questo sabato, 27 maggio, riapre anche il Rifugio Gattascosa in Val Bognanco, a 2000 metri.

E gli altri?
In Val Formazza il rifugio Città di Busto prevede la riapertura da sabato 17 giugno, alla conclusione di una serie di lavori. Il Maria Luisa al lago di Toggia – anch’esso di proprietà del Cai di Busto – la previsione è di riaprire al 24 giugno, una settimana dopo.

Fine giugno è la data di massima di riferimento annunciata dal Rifugio Claudio e Bruno, sempre in val Formazza, a quasi 3mila metri sul versante sopra il lago del Sabbione .

Sempre su quel versante della Formazza  c’è anche il Città di Somma, 2561 metri: aperto dal 23 giugno tutti i weekend da venerdì sera.
Nel vallone del Vannino il Rifugio Margaroli riaprirà il 16 giugno. Più sotto c’è il Myriam, che apre su prenotazione.

In val Bognanco il Rifugio Alpe Laghetto del Cai di Arsago Seprio riapre il 17 giugno.

Il Rifugio Città di Arona apre il 24 giugno.