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Monte Rosa: al via una commissione per assicurare alla parete est un bivacco

Effetto Albedo, Cai, enti e soccorso alpino concordi: "Serve un rifugio funzionale". Al momento il bivacco Marinelli unico supporto per chi intende affrontare la parete est. Due le opzioni: modernizzare la struttura o una nuova in appoggio

Monte Rosa - parete est

Al via nei prossimi giorni la formazione di una commissione tecnica incaricata di valutare la migliore soluzione per assicurare lungo la parete est del  Monte Rosa la presenza di un bivacco efficiente e sicuro.

L’iniziativa è di Effetto Albedo, d’intesa con Comune di Macugnaga, Cai Milano, Cai sMacugnaga, Guide alpine Macugnaga, Cnsas – Soccorso alpino Macugnaga, Club dei 4000 Macugnaga Asd

La parete est del Rosa, la più alta delle Alpi e l’unica di tipo himalayano per caratteristiche  geomorfologiche, è considerata una delle mete alpinistiche più affascinanti e difficili della catena montuosa tra Valle d’Aosta e Piemonte; sovrastata dalle quattro più alte vette del  Monte Rosa – Gnifetti, Zumstein, Dufour, Nordend – è esplorata a partire dalla fine del Settecento e ancora oggi rappresenta un obiettivo alpinistico di primaria importanza e  difficoltà. 

L’unica struttura di appoggio attualmente presente per affrontare la parete est, larga circa quattro chilometri, è il bivacco Damiano Marinelli, a 3.036 metri sull’omonimo crestone, costruito nel 1886 e intitolato all’alpinista travolto da una valanga nel 1881. L’iniziativa – promossa per ricordare la figura di Flavio Migliavacca, alpinista novarese di Effetto Albedo diretto alla cima Nordend e scomparso dopo aver sostato al bivacco il 27 maggio 2021 – intende acquisire un parere tecnico qualificato per assicurare in quel punto un presidio sicuro e accessibile, valutando sia la possibilità di ristrutturare e ammodernare la struttura esistente quanto la fattibilità di una moderna struttura in appoggio.  

«Il rifugio Marinelli, che ha un percorso storico molto importante nell’alpinismo della est del Monte Rosa, merita di essere conservato con interventi di manutenzione straordinaria, indispensabili a dare continuità alla  sua funzione – sostiene Alessandro Bonacci, sindaco di Macugnaga  -. Un rifugio efficiente alla base della parete est servirebbe anche a favorire lo sviluppo e la frequentazione di tutta la valle e, insieme al vicino rifugio Zamboni Zappa, una  maggiore opportunità escursionistica e alpinistica da esercitare sulle nostre montagne, sia  per escursionisti che per alpinisti».

Anche il Cai Milano, proprietario del bivacco Marinelli, ha espresso parere favorevole «all’innovazione e implementazione delle qualità ricettive della struttura, non aggiornata agli standard qualitativi delle strutture d’alta quota». 

Le considerazioni sulla necessità di una struttura accessibile e fruibile in quell’area trovano conferma nel confronto dei promotori con i responsabili del locale soccorso alpino: «Un bivacco veramente operativo serve davvero, per assicurare maggiore tempestività ed efficienza agli interventi di soccorso e recupero che si dovessero rendere necessari su tutto il versante piemontese del Rosa».  

«Il prossimo passo – sottolinea Fabrizio Orsello di Effetto Albedo, che in questa prima fase si è occupato di coinvolgere tutti gli stakeholder e di coordinarne l’adesione – è quello di  lavorare insieme ai partner alla formazione della commissione tecnica di valutazione; occorre una fase di analisi responsabile, che porti a prendere una decisione su quale sia la strada  migliore per assicurare lungo la parete est del Monte Rosa un bivacco efficiente, utile e  funzionale»

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Pubblicato il 25 Luglio 2023
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