Uccisione di animali per crudeltà e senza necessità, furto venatorio e porto abusivo d’armi, con le quali è stata compiuta una vera e propria strage di ungulati nei boschi del Novarese. (foto d’archivio)

Nella mattina di martedì 19 dicembre i carabinieri forestali di Lesa, con il supporto dei nuclei forestali di Novara e di Oleggio, hanno  denunciato un agricoltore di Agrate Conturbia, dopo che, all’interno di un’area agricola del Comune, sono ritrovate dagli agenti dell’arma 80 carcasse di cervi e daini, per lo più maschi, abbattuti con evidenti segni da armi da fuoco.

Negli scorsi giorni, a seguito di segnalazioni alle forze dell’ordine per la presenza di resti di animali morti, erano infatti scattate le indagini che hanno portato a un mandato di perquisizione emesso dalla Procura di Novara nei confronti dell’agricoltore.

L’uomo, privo della licenza di caccia, è stato trovato in possesso di dodici armi a canna lunga detenute per uso sportivo, una pistola, coltelli da caccia, un trofeo di cervo, puntatori ed ottiche di precisione, un laccio metallico e numerose munizioni. Proprio le munizioni, confrontate con quelle estratte dai corpi degli animali, hanno permesso di restringere il campo d’indagine e identificare dell’autore del gesto.