Sanremo, John Travolta e quelle scarpe che arrivano dal Lago Maggiore
La prima polemica legata al Festival coinvolge la U-Power, azienda di cui l'attore americano è testimonial. Ha la base a Paruzzaro ed è condotta dall'imprenditore Franco Uzzeni
Una delle prime, grosse polemiche legate al Festival di Sanremo 2024 è quella che coinvolge la star mondiale John Travolta, il siparietto (non proprio riuscito…) con Amadeus e Fiorello che gli hanno insegnato il “Ballo del Qua Qua” e le scarpe indossate dall’attore americano nato nel 1954. (foto U-Power)
Scarpe che hanno un marchio nato e consolidato a pochi chilometri dal Lago Maggiore, più precisamente a Paruzzaro. È nel paese novarese, infatti, il quartier generale della U-Power, azienda condotta da Pier Franco Uzzeni, che nel 2023 ha ingaggiato Travolta in qualità di testimonial.
La U-Power è uno dei marchi (insieme a Jallatte e Aimont) che fanno capo all’imprenditore (e rallysta) nato nel 1950 a Soriso. Il campo d’azione prevalente è quello dell’abbigliamento antinfortunistico da lavoro – scarpe e abiti – di cui l’azienda piemontese è leader in Europa: il fatturato (dati 2022 riportati da MilanoFinanza) è di 270 milioni di euro. Oltre a Travolta, Uzzeni ha ingaggiato negli ultimi anni in qualità di testimonial anche Diletta Leotta e Charles Leclerc.
Il siparietto di Sanremo ha sollevato un polverone perché le scarpe bianche, con marchio, indossate dall’attore non sono passate inosservate e, anzi, sono spesso finite nelle inquadrature della RAI. C’è chi accusa di pubblicità occulta, chi sospetta sia stata U-Power a pagare il cachet all’attore ma l’azienda di Paruzzaro ha emesso a riguardo un comunicato in cui nega questo genere di addebiti. «La partecipazione al Festival di Sanremo di John Travolta – si legge – è frutto di un accordo tra la Rai e l’attore del quale U-Power non è in nessun modo parte in causa. In merito ai contenuti della performance, gli stessi sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica del festival di Sanremo».
Di certo però U-Power (e Uzzeni era in prima fila all’Ariston) ha ricevuto una clamorosa botta di notorietà, anche a un pubblico esterno a quello del lavoro e dello sport (l’azienda è anche sponsor del Monza, in Serie A) a cui si rivolge di solito.
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