Sul Lago d’Orta tre giorni di musica con i Minatori del Suono
Torna il festival diffuso completamente gratuito a Madonna del Sasso (VB), Comune che poggia sul granito bianco e abbraccia dall’alto dei suoi 696 metri tutto il lago d’Orta
È in arrivo Minatori del Suono Fest 2024 e sarà (ancora) bellissimo. MDS è il festival diffuso completamente gratuito a Madonna del Sasso (VB), Comune che poggia sul granito bianco e abbraccia dall’alto dei suoi 696 metri tutto il lago d’Orta, in Piemonte, con una vista mozzafiato. Tre giorni di musica dal vivo, concerti, laboratori, incontri, escursioni, campeggio – venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 giugno. Un evento accogliente e inclusivo che continua a fare vibrare l’identità di un territorio, la voglia di stare insieme e la musica di qualità.
L’idea di Minatori del Suono Fest parte da granito e scalpellini, parole che raccontano a fondo la storia di Madonna del Sasso e l’attività – pericolosa e durissima – che ha profondamente segnato la vita dei suoi abitanti per più di un secolo, dai primi decenni dell’Ottocento alla seconda metà del secolo scorso. Sono proprio i “picasass”, gli artigiani della pietra che lavoravano il granito estratto dalle cave locali, che hanno reso famosa la tradizione di queste zone. Ora il suono dei loro scalpelli, martelli, lime e raspe torna a risuonare sul lago d’Orta.
Minatori del Suono Fest non è solo bella musica, è anche cultura, territorio, socialità: stage Santuario, stage Foresta, Parco Giulini, Agorà. Cosa è stato e cosa sarà MDS?
In programma venerdì 21 giugno: I Bellissimi Dischi di Ornavasso (balearic, funky boogie disco, bellissimo), Muschio (post-hardcore, noise, strumentale), TV Dust (post-punk, no wave), Sister Punch (elettronica random).
Sabato 22 giugno: Lady Edith (raggae, roots, rocksteady), Karu (electronic, contemporary jazz), Kill Your Boyfriend (psych, post-punk, dark wave), Oaxaca (free-jazz, jazz-core), NUR (electronic music duo).
Domenica 23 giugno: Private Coffee Party (ambient, psichedelico, sperimentale), Neunau (Paleolitico superiore), Lucky Peppers (dixieland), Missin Red (reggae, soul, ragga, jungle), MOI•GEA (primitive jazz), K^B°B° Orchestra (Era We.Tiko: rituale di chiusura in musica).
Anche quest’anno è attivo il crowdfunding a sostegno di Minatori del Suono Fest a cui si può partecipare per dare il proprio contributo alla realizzazione dell’evento. Tra le ricompense: bicchiere e braccialetto del festival per poter accedere ad area drink, food e alle escursioni, campeggio (*per prenotare un posto è necessaria la donazione), t-shirt, felpe >>>
Tanti i partner e le associazioni presenti alla tre giorni di festival, per tutti spazio durante i talk di approfondimento. Urgenti i temi trattati: violenza di genere, ambiente e clima, rischi e opportunità del mondo digitale, educazione alle differenze. Gli incontri di sabato 22 sono a cura di Centro Antiviolenza Area Nord Novarese e Ci Sarà Un Bel Clima – in dialogo sul rapporto tra musica e rivoluzione con Samantha Colombo, giornalista ed etnomusicologa; domenica 23 a cura di Contorno Viola e NovarArcobaleno.
In programma anche escursioni guidate (sabato – camminata partigiana a cura di ANPI Varallo e Alto Piemonte; domenica – “Suggestioni sonore sulla via degli Scalpellini” a cura di Monterosa Promotion APS insieme a Riciclette), momenti dedicati a yoga e benessere (Sara Scattolin / Ross Radici di Benessere), laboratori partecipativi (sabato pomeriggio con Flavia Chiacchella e Domenico Ciano lab di improvvisazione vocale e percussioni), performance site specific (domenica pomeriggio con Laura Agnusdei), cortei musicali, laboratori per bambini (domenica pomeriggio a cura di Elisa Lomazzi di AMAmusica: “Nella grotta della musica” 2-6 anni e “A suon di sassi” 6-12 anni).
Il Museo dello Scalpellino è aperto con visite guidate a cura di ANPI Varallo e Alta Valsesia (sabato e domenica, 10>18). All’interno, è visitabile l’installazione audio-video dell’artista Neunau: un progetto di ricerca sonora nato nel 2015 in Valle Camonica, una sessione di registrazione nel fitto del bosco con una selezione di corni di stambecco da richiamo, il tutto in simbiosi e dialogo con la performance dell’artista dal vivo domenica mattina all’alba.
L’evento è organizzato dal Circolo Arci dei Lavoratori di Boleto con il fondamentale contributo del Comune di Madonna del Sasso e con il sostegno di Fondazione Comunitaria del VCO – bando biennale Arte e Cultura, della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Linee guide per i festival partecipativi (partner CAV Alto Novarese e ANPI Varallo e Alta Valsesia).
Minatori del Suono Fest è prodotto dalle mani di tanti volontari e volontarie (si può saltare a bordo e dare la propria disponibilità al team di MDS), coordinati da Ilaria Macchi e Simone Tonioni. Un ritorno convinto e voluto dopo quasi 2.000 presenze nel 2023: “La prima edizione del festival è stata accolta con grande entusiasmo, chi ha partecipato ci ha confermato che un evento come Minatori del Suono è necessario. Per questo anche quest’anno torniamo con un programma ancora più elettrizzante, senza dimenticare le occasioni di confronto su temi importanti e la valorizzazione del territorio. Forse ancor più dello scorso anno, visto il genocidio a Gaza e gli altri tanti conflitti in corso, è necessario creare momenti di aggregazione all’insegna della condivisione, dell’arte e della bellezza, per ricordarci di rimanere, o tornare, umani”.
Il festival continua a coinvolgere molti giovani del luogo e vuole essere uno spazio libero di aggregazione, punto di riferimento per arte e cultura contemporanea. Un evento accessibile a tutti che rispetta l’ambiente e valorizza il territorio riscoprendo la storia degli scalpellini e del circolo operaio locale, promuovendo il turismo lento e sostenibile a supporto dei piccoli borghi e delle loro peculiarità.
L’ingresso e l’accesso a tutti i concerti è gratuito.
Per informazioni e per restare aggiornati:
https://linktr.ee/minatoridelsuono_fest
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