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Fermato dai carabinieri dopo lo spaccio a domicilio, ingoia una “pallina” di cocaina

Non ha funzionato il maldestro tentativo di un uomo che voleva nascondere la droga appena comprata. I carabinieri di Domodossola e Premosello hanno arrestato per spaccio il 53enne - residente dell'Ossola - che vendeva le dosi nel suo appartamento

carabinieri omegna e generico

I carabinieri di Domodossola e Premosello hanno arrestato per spaccio di stupefacenti un 53enne della bassa Ossola dopo che questo aveva venduto una dose di cocaina ad un 47.

Da qualche settimana l’arma aveva attenzionato l’uomo, sospettato di aver avviato un’attività di spaccio proprio nel suo appartamento. Così ieri sera, giovedì 8 agosto, i militari di Domodossola insieme a quelli di Premosello si sono appostati nei pressi della sua abitazione: intorno alle ore 20, è arrivata un’auto da cui usciva il passeggero che, dopo essere entrato per pochi istanti, usciva nuovamente risalendo in macchina e lasciando subito l’isolato.

I carabinieri in osservazione hanno comunicato i dati dell’auto ad altra pattuglia che, dopo averla agganciata sulla SS33, l’hanno bloccato all’uscita di Masera. Identificati, i carabinieri hanno chiesto al passeggero se detenesse stupefacenti. Alla risposta negativa i carabinieri
hanno insistito, chiedendo all’uomo di aprire la bocca, in quanto sembrava occultasse qualcosa. Ed infatti così era, con un piccolo involucro giallo nascosto nella sua cavità orale ed immediatamente inghiottito. L’uomo ha poi asserito che era sicuro che una sola “pallina” non gli avrebbe fatto male.

I militari rimasti sotto casa del presunto spacciatore hanno deciso quindi di entrare in casa per effettuare una perquisizione. Una volta all’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti subito due dosi di cocaina, identiche per forma e colore a quella che l’acquirente aveva ingerito, per complessivi 3 grammi, oltre ad un altro involucro di maggiori dimensioni contenente altri 14 grammi di cocaina.

Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno poi sequestrato altri 21 grammi circa di cocaina, più 20 grammi circa di mannite, utilizzata per il taglio dello stupefacente, nonché materiale per il confezionamento e circa 6mila euro in contanti.

Un altro elemento che avvalora l’ipotesi dello spaccio un taccuino con nomi, numeri di telefono e cifre. Proprio durante tali fasi i telefoni dell’uomo continuavano a squillare da numeri diversi, alcuni dei quali corrispondenti a quelli indicati nell’agenda. Terminate le operazioni il 53enne è stato dichiarato in arresto e posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, mentre all’acquirente è stato segnalato alla competente autorità amministrativa quale assuntore di stupefacenti.

Pubblicato il 09 Agosto 2024
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