Cavandone, il borgo di Verbania che si trasforma nel “Paese dei narratori”
La manifestazione è organizzata e gestita dall’Associazione “Lampi sul teatro” negli spazi dell'abitato della piccola frazione. Cinque gli spettacoli proposti nell’area esterna di Casa Mondino
La trentaduesima edizione de “Il Paese dei narratori”, in scena venerdì 30, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre a Cavandone di Verbania, rinnova l’appuntamento estivo con il teatro di narrazione. L’esplorazione degli spazi urbani nell’affascinante abitato di Cavandone e il loro utilizzo in chiave “insolita” rispetto alla quotidianità sono un tema classico per la manifestazione, che ha caratterizzato da molti anni le produzioni di diversi interpreti e formazioni teatrali.
E’ dunque un felice ritorno accanto al quale non mancano i temi e gli argomenti che si sono sviluppati negli anni con avvicinamenti a numerose forme dello spettacolo legato ai temi di teatro civile e di memoria. Nell’insieme sarà un piccolo festival ricco di spunti e di stimoli, la cui formula ormai consolidata regala un momento di autentica cultura. “Il Paese dei narratori” da tempo si propone come un progetto di ottima qualità, esteso sul territorio della più piccola frazione della Città, la sua presenza assume un importante sviluppo promozionale sul piano sociale, culturale e turistico.
Sostenuta dal Comune di Verbania e dalla Fondazione Comunitaria del Vco, la manifestazione è organizzata e gestita dall’Associazione “Lampi sul teatro”. Cinque gli spettacoli proposti nell’area esterna di Casa Mondino (a fianco della parrocchiale) una balconata panoramica sul golfo Borromeo. Venerdì ci sarà Cinzia Spanò, attrice milanese conosciuta per le sue tante partecipazioni a “Lampi sul loggione” interprete di “Leggere Lolita a Teheran”. Un lavoro tratto dal celebre libro di Azar Nafisi, omaggio alla forza delle donne iraniane. Alla poesia e al teatro canzone s’ispira “Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto”.” proposto da Filippo Capobianco. Fisico, performer teatrale e campione mondiale 2023 di poetry slam, è un’opera spiazzante, ironica innovativa. E’ stata pubblicata da Baldini+Castoldi. Il filo conduttore della seconda pièce in programma, sabato sera, è la morte. Marina Minetti in “Death cafè a (live) racconta la storia di una conduttrice radiofonica – interpretata da Marina Minetti – stanca di non poter condividere con i suoi ascoltatori temi che l’intrattenimento mainstream considera tabù. Primo fra tutti, la morte.
Lo spettacolo di Stand Up Comedy coinvolge il pubblico in situazioni esilaranti, trasformando la platea in un Death Cafè, uno di quei luoghi, realmente esistenti, in cui le persone si incontrano per superare insieme il timore e il dolore dell’ultimo viaggio. Domenica 1 settembre il festival ospita Federica Molteni, attrice più volte in cartellone a Cavandone dove ha conquistato il pubblico con i racconti legati alla figura del ciclista Gino Bartali. E sempre al ciclismo, questa volta in versione femminile si rivolge la pièce “Alfonsina”. Federica Molteni interpreta magistralmente, sola sul palco, non solo Alfonsina, ma anche i vari personaggi che hanno segnato la sua storia: dalla miseria della vita a Fossamarcia con la sua famiglia alle prime vittorie sulla bici fino alla sfida finale del giro d’Italia del 1924.
Nel pomeriggio, ore 17.00, sempre Federica Molteni insieme a Michele Eynard darà vita a “Fiatone, io e la bicicletta” spettacolo di teatro per bambini e ragazzi. Tutti gli spettacoli saranno a ingresso libero, in caso di cattivo tempo alcune recite saranno proposte all’Auditorium S. Anna di Pallanza. Info sul sito www.lampisulteatro.com.
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