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Ottant’anni dal sacrificio di Alfredo Di Dio, i “fazzoletti azzurri” rendono omaggio al comandante

La cerimonia al Sasso di Finero, tra val Cannobina e Vigezzo, ha riunito come sempre persone dall'Ossola e dalla pianura lombarda da cui erano partiti tanti ragazzi per combattere contro i nazifascisti. Tra gli omaggi di quest'anno anche un nuovo libro e commemorazioni in Sicilia e a Cremona

Generico 14 Oct 2024

I “partigiani azzurri” salgono al Sasso di Finero: nell’ottantesimo del sacrificio di Alfredo Di Dio, sabato 12 ottobre si è tenuta la commemorazione del tenente che guidava la Brigata – poi Divisione – Valtoce.

Un momento che unisce persone da tante zone diverse: da Ornavasso, da Domo, ma anche da Busto Arsizio e dall’Alto Milanese, la pianura da cui partirono tanti che si arruolarono nella formazione partigiana comandata da Di Dio, costituita sul finire dell’inverno.

Fazzoletti tricolori dell’Anpi e fazzoletti azzurri della FIVL (guidati dal presidente Marco Torretta), i partigiani cattolici e moderati che sono i primi custodi della figura di Di Dio. E poi tante fasce tricolori dei sindaci o i gonfaloni in rappresentanza dei vari Comuni coinvolti.

La commemorazione ha toccato come da tradizione il cimitero Malesco – nel ricordo del colonnello Attilio Moneta, caduto in battaglia insieme a Di Dio – e poi al Sasso di Finero. La santa messa è stata celebrata invece a Cursolo, in val Cannobina.

Generico 14 Oct 2024

Alfredo Di Dio e Attilio Moneta morirono alla galleria del Sasso di Finero il 12 ottobre del 1944: erano saliti fin lì in perlustrazione per ricostituire una linea di difesa della Repubblica dell’Ossola, dopo che la prima linea in Cannobina era crollata nei giorni precedenti sotto la spinta dell’avanzata dei fascisti e dei tedeschi della Ss Polizei. I due ufficiali, scesi dall’automobile su cui si muovevano, furono falciati dal fuoco delle mitragliatrici tedesche. La Compagnia comando della Valtoce riuscì a difendere poi per alcune ore il valico tra Cannobina e val Vigezzo, rallentando la discesa dei nazifascisti verso Domodossola e l’inseguimento dei reparti della Divisione Piave – ormai disorganizzati – in ritirata verso la Svizzera (dove si rischiò uno scontro tra nazifascisti ed Esercito svizzero).

Il giorno in cui si rischiò un’invasione della Svizzera dall’Italia

In occasione dell’80esimo del sacrificio di Antonio Di Dio (a Megolo, a febbraio) e di Alfredo (al Sasso di Finero, il 12 ottobre) è stato pubblicato anche il volume “Il mio comandante Alfredo Di Dio”, a cura di Grazia Vona e Margherita Zucchi.
Momenti commemorativi si sono tenuti anche a Palermo – nella Sicilia dove erano nati – e a Cremona, la città dove sono cresciuti al seguito del padre poliziotto e dove sono stati sepolti dopo la guerra.

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Pubblicato il 15 Ottobre 2024
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