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Festival del Classico Torino 2024: natura, filosofia e scienza in dialogo

Dal 28 novembre al 1° dicembre, Luciano Canfora, Stefano Mancuso, Erri De Luca e altri grandi protagonisti esplorano il rapporto tra uomo, natura e mito nella settima edizione del Festival

torino festival del classico

Cosmo. La natura e i viventi, tema della settima edizione, esplora in un continuo dialogo tra passato e presente mondi che hanno prodotto opere immortali e alimentato il pensiero filosofico e scientifico. Attraverso argomenti come i miti di creazione, il rapporto tra natura e legge, l’azione dell’uomo sul mondo naturale, il festival offre una panoramica su mitologia, filosofia e scienze.

Il festival, presieduto da Luciano Canfora e curato da Ugo Cardinale, inaugura questo giovedì a Torino e si unisce fino a domenica 1 dicembre alle celebrazioni dei 18 anni della Fondazione Circolo dei lettori, concludendo l’autunno dei festival della Fondazione dopo Scarabocchi (12-14 settembre, Novara), Torino Spiritualità (25-29 settembre) e Radici (24-27 ottobre, Torino).

In questa edizione, parallelamente alla programmazione del Festival del Classico, nasce Sei un mito, un nuovo filone a cura della giornalista Letizia Tortello e della docente Giulia Olivero, pensato per studenti e studentesse di licei e altre scuole superiori di primo e secondo grado. Il progetto si articolerà in diversi momenti, in cui i miti classici assumeranno una veste tutta nuova, tutta da scoprire. Un viaggio che intreccia passato e presente, tra storie senza tempo e riflessioni contemporanee.

Le dichiarazioni degli organizzatori

Luciano Canfora, fondatore e presidente onorario del Festival del Classico, dichiara:

«Questa edizione del Festival del Classico, che ha preso avvio dal tema della epocale polarità Legge/Natura e ha via via ampliato il suo ambito tematico (donde il titolo onnicomprensivo) non vuol essere affatto il consueto sterile piagnisteo sulle ferite inflitte dallo sviluppo materiale della civiltà all’ambiente. Vuol essere una riflessione storica e filosofica, non moralistica, sul rapporto uomo/natura in ogni suo aspetto».

Ugo Cardinale, curatore del Festival del Classico, sottolinea:

«Il festival del classico quest’anno ha allargato i suoi orizzonti al tema della natura: il divenire apparente, i principi eterni, il complesso degli esseri viventi, compresi animali e piante, e guarda all’uomo nella sua natura ambivalente: “meraviglia delle meraviglie”, ma anche insaziabile minaccia per la vita sul pianeta. Cosmo è la cornice. E in questo universo presente dove il caos incombe – ne parleranno alcuni testimoni del nostro tempo – lo sguardo al Cosmo, cioè al mondo ordinato che è apparso al logos degli antichi filosofi, può essere uno stimolo oltre che una speranza. L’antichità aveva un’identità plurale e le diverse sezioni del nostro festival ne seguono le tracce nella poesia, nel mito, nella filosofia, nella storia, nella scienza».

Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori, aggiunge:

«La settima edizione del Festival del Classico spazia sino ai quattro angoli del mondo: sarà infatti un’esplorazione avventurosa e sorprendente alla ricerca del cosmo, della natura e dei viventi, attraverso i testi classici e la loro storia millenaria, il loro modo di essere sempre presenti per tutti noi, capaci di raccontare il mondo reale e quello immaginario, le nostre paure e i nostri sogni».

Gli appuntamenti principali

Il festival apre giovedì 28 novembre al Circolo dei lettori con la Prima disputa classica (h 10.30), format modello del festival, dove studenti delle scuole superiori si confrontano sulla mozione Gli dèi ci tengono nascosto ciò che ci tiene in vita. La natura è matrigna e ostile all’uomo. Nel pomeriggio segue la Seconda disputa classica (h 15), ispirata a Cicerone: Finché ciò non minaccia direttamente la nostra sopravvivenza, non ci devono essere limiti alla manipolazione della natura.

Tra le lectio principali: Luciano Canfora con Dall’età dell’oro alla natura matrigna, Simone Regazzoni sulla cosmologia di Talete e Erri De Luca con L’età sperimentale.

Venerdì 29 novembre, il programma continua con il laboratorio Leggilo e raccontalo (h 10, Liceo D’Azeglio), in cui giovani creativi presentano letture originali sul tema del festival. Tra gli interventi: Maurizio Bettini sul mito di Erisittone (h 15), Piergiorgio Odifreddi sul valore dei miti nella scienza moderna (h 17) e Mariangela Gualtieri con il rito sonoro Naturale sconosciuto (h 21).

Sabato 30 novembre si apre con la finale della disputa classica (h 10, Accademia delle Scienze). Nel pomeriggio, Stefano Mancuso e Gennaro Carillo esplorano il rapporto tra piante, animali e uomini nel mondo antico (h 12), mentre Silvia Romani dialoga con Viola Ardone sull’universo poetico di Saffo (h 14.30).

Domenica 1 dicembre, Vito Mancuso chiude il progetto Sei un mito con una lectio dedicata al narcisismo e al mito di Narciso (h 11, Teatro Gobetti). Chiude il festival Luciano Canfora con un dibattito sul rapporto tra legge e sovranità popolare (h 18.30).

Biglietti e informazioni

La biglietteria per gli appuntamenti a pagamento è attiva su vivaticket.it e al Circolo dei lettori (via Bogino 9, Torino). Molti eventi sono sold out; gli incontri ancora disponibili sono evidenziati sulla homepage del Festival del Classico.

Pubblicato il 26 Novembre 2024
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