Il “violino della Shoah” suonerà a Domodossola
Lo strumento custodisce la vicenda drammatica di Eva Maria Levy. L'appuntamento è per lunedì 20 e martedì 21 gennaio
Il 2025 culturale della città di Domodossola si apre con un evento musicale in cui la Storia del Novecento e la musica si intrecciano nel nome della Memoria. In vista del Giorno della Memoria, in calendario il prossimo 27 gennaio, l’Associazione Culturale Mario Ruminelli ha scelto di sostenere il concerto-recital “Musica per non dimenticare”, in programma lunedì 20 gennaio alle ore 21 presso l’auditorium della Scuola Media “G. Floreanini”, in Via Terracina, 23 a Domodossola.
A 80 anni dalla Liberazione dai lager nazisti, la concertista di fama internazionale Alessandra Sonia Romano suonerà il “violino della Shoah”, accompagnata dal fisarmonicista Nadio Marenco e dalla voce narrante dell’attrice Elda Olivieri. Lo spettacolo è organizzato dal Raggruppamento Divisioni Patrioti “Alfredo Di Dio”, sezione operativa Museo della Resistenza “Alfredo Di Dio” di Ornavasso, in collaborazione con Ars.Uni.VCO ETS, Scuola Secondaria di primo grado Gisella Floreanini e Associazione Serenata Italiana.
La serata di lunedì 20 gennaio, aperta a tutti e ad ingresso gratuito, sarà replicata martedì 21 gennaio alle ore 9.30: questo concerto sarà riservato alla scuola media domese, sempre presso l’Auditorium Floreanini, e vedrà la partecipazione in apertura del concerto di una selezione di giovani alunni del corso musicale.
Di seguito il programma del concerto:
- John Williams: Theme from “Schindler’s list”
- Howart Shore e Ray Chen: The Song of names
- Shalom Secunda: Dona Dona
- Ernest Bloch: from “Baal Shem” NIGUN (Improvisation) N°2
- CANONE del CARTIGLIO
- John Williams: Fiddler on the roof
- Tradizionale: Shalom Aleichem
- Maurice Ravel: Kaddisch
- Tradizionale: Hevenu Shoalom Aleichem
- Max Bruch: Kol Nidre op. 47
- Jack Yellen e Lew Pollak: My Yiddishe Momme
- Tradizionale: Oy Tate
La storia del “violino della Shoah
Il “violino della Shoah” custodisce la vicenda drammatica di Eva Maria Levy, studentessa del Liceo Classico che, per il suo sedicesimo compleanno, riceve in regalo un violino. La madre, Egle Segré, suona il pianoforte e sogna di fare concerti con la figlia, ma il nazi-fascismo spezzerà questo sogno, mentre per la famiglia Segré e per milioni di cittadini ebrei avrà inizio un incubo dal quale Eva non farà mai ritorno. Il suo violino, però, un Collin-Mézin con una stella di David intarsiata sul retro, sarà fortunosamente recuperato dal fratello Enzo, sopravvissuto al campo di Monowitz. Il violino verrà fatto restaurare, per poi passare nelle mani di Carlo Alberto Carutti, cremonese, collezionista di oggetti d’arte e musicofilo. Sarà proprio Carutti a ricostruire la storia di Eva e a far sì che le corde di quel violino, tornate a vibrare, sublimassero con la bellezza delle note l’orrore al quale aveva assistito, insieme alla sua giovane proprietaria.
Il Festival della libertà
Il concerto è il primo di una serie di eventi del “Festival della liberà” – organizzato dal Raggruppamento Divisioni Patrioti “Alfredo Di Dio” sezione operativa Museo della Resistenza “Alfredo Di Dio” di Ornavasso confederato FIVL – che si svilupperà su tutto il territorio, grazie alla collaborazione del Centro di Documentazione Europea, dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea “Piero Fornara” di Novara e Verbano Cusio Ossola, della Società Filosofica Italiana, della Sezione Alpini ANA di Domodossola, della Scuola ad Orientamento Musicale “Gisella Floreanini” di Domodossola, della Pro Loco di Domodossola e del Comune di Domodossola.
La manifestazione, inoltre, gode del patrocinio della Provincia del Verbano Cusio Ossola, del Distretto Turistico dei Laghi Maggiore, d’Orta e Mergozzo, Valli e Monti Ossolani, della Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico, dell’Associazione Culture d’Insieme, della Biblioteca Comunale di Ornavasso, dell’Associazione Nazionale Partigiani Cattolici, del Gruppo Rigadén, di CGL-SPI Sindacato Pensionati Italiani Novara e VCO.
Riprendendo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, consapevoli che: “…Mai come adesso la pace grida la sua urgenza… la pace che non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi, ma la pace del rispetto dei diritti umani, la pace del diritto di ogni popolo alla libertà e alla dignità…” tutti, insieme a lui, ci uniamo per porgere anche il nostro augurio che il nuovo anno porti vera pace nel mondo.
Il concerto, come tutte le manifestazioni sostenute dall’Associazione Culturale Mario Ruminelli, è ad ingresso libero.
Informazioni sulle attività dell’Associazione Culturale Mario Ruminelli e della Fondazione Paola Angela Ruminelli www.ruminelli.it – www.facebook.com/associazionemarioruminelli – www.instagram.com/ruminelli.it
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