I sindaci dell’unione Cusio Mottarone. “Un solo DEA nel VCO? Occorre uno scatto in avanti”
Il documento firmato dai primi cittadini dei comuni di Baveno, Omegna, Casale Corte Cerro, Gravellona Toce e Stresa
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I Sindaci dell’unione montana Cusio Mottarone tornano a evidenziare le problematiche legate alle scelte per il futuro della sanità sul territorio, diffondendo un documento congiunto. Di seguito il testo sottoscritto dai primi cittadini.
La possibile risposta del Governo, come da notizia riportata ieri dalla stampa e tv locali, che nella eventuale ristrutturazione dei due ospedali del territorio si prevede un solo DEA, deve portare tutti gli enti istituzionali ad uno scatto in avanti superando logiche di divisione territoriali, che si scateneranno laddove si decidesse di lasciare un solo DEA a Domodossola o a Verbania.
Una prima cosa va chiarita ai cittadini: un ospedale senza DEA non è di fatto un ospedale, ma poco più che un grande ambulatorio. Tutti i servizi e reparti sarebbero nell’ospedale con il DEA.
Avere il DEA solo a Domodossola vuol dire “consegnare” migliaia di cittadini del Verbano e del Cusio all’ASL di Novara e all’ospedale di Borgomanero (che sarà a breve ristrutturato e potenziato), alla sanità lombarda e ancor peggio alla sanità a pagamento privata. In più lascerà senza servizi prossimi una popolazione che aumenta di molto sul lago in estate grazie al turismo.
Avere il DEA solo a Verbania vuol dire acuire la lontananza dai servizi dei cittadini dell’alta Ossola.
Fa rabbia sapere che chi è al Governo regionale sapeva, a partire dai rappresentanti locali, che un solo DEA sarebbe stato concesso al nostro territorio.
Ora serve uno scatto d’orgoglio e di buon senso.
O si apre una guerra tra i territori su dove sarà il DEA, in cui a morire sarà la sanità pubblica nel VCO, o si cambia rotta allenandoci tutti per un nuovo efficiente, moderno, unico ospedale baricentrico.
Invitiamo nuovamente il governo regionale ad ascoltare l’appello dei quasi 50 Sindaci, dei medici, del personale sanitario, delle categorie economiche, sociali e sindacali che da anni fanno appello perché si vada in questa direzione.
Questa è l’ultima fermata. Se la Regione Piemonte non farà un passo indietro sulla ristrutturazione dei due presidi con un solo DEA, sarà la pietra tombale su un modello di sanità pubblico efficiente.
Alessandro Monti (Sindaco del Comune di Baveno e Presidente Unione Montana)
Daniele Berio (Sindaco del Comune di Omegna)
Gabriele Falcioni (Sindaco di Casale Corte Cerro)
Giovanni Morandi (Sindaco del Comune di Gravellona Toce)
Marcella Severino (Sindaco del Comune di Stresa)
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