I Carabinieri della Stazione di Gravellona hanno denunciato tre pregiudicati, due uomini e una donna del posto per il furto di due biciclette. Il furto risale ai primi giorni dello scorso mese di febbraio, quando il proprietario, nell’andare in garage per prendere del materiale che gli serviva, si è accoro che le sue 2 mountain bike non c’erano più. Credendo impossibile ritrovare i due mezzi, non aveva immediatamente presentato denuncia, ma qualche giorno dopo, passando davanti ad un ristorante nei pressi della locale stazione carabinieri, aveva visto entrambe le biciclette appoggiate all’esterno. Si è così rivolto subito ai militari che hanno constatato che chiunque avesse lasciato lì i due mezzi, non era più sul posto.

Attraverso le telecamere di videosorveglianza sono riusciti ad individuare una donna che, arrivata in sella ad una bici, la lasciava vicino ad un’altra già appoggiata ad una siepe. I militari hanno immediatamente riconosciuto la donna, già nota alle forze dell’ordine per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Scavando tra le frequentazioni della donna, i carabinieri di Gravellona Toce hanno individuato un paio di uomini con cui la stessa era stata spesso controllata e che lo scorso mese di novembre erano stati denunciati proprio da loro per alcuni furti e danneggiamenti commessi nel parcheggio sotterraneo dell’Istituto Garofalo, ai danni delle auto di alcuni medici e infermieri del turno di notte. Andando a ricontrollare le immagini dell’impianto di videosorveglianza registrate durante quell’episodio, hanno accertato, senza ombra di dubbio che le biciclette su cui erano arrivati i due uomini erano le stesse rubate nel box e rinvenute fuori dal ristorante.

Di fatto i due uomini dopo aver rubato le bici si erano recato ad effettuare il raid all’Istituto Garofalo in sella alle bici rubate. I due uomini sono stati quindi denunciati a piede libero per furto aggravato, mentre la donna per ricettazione, avendole utilizzate successivamente al furto. Entrambe le biciclette sono state recuperate dai militari e restituite al legittimo proprietario.