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Chiuse di nuovo le indagini per la tragedia della funivia del Mottarone

La Procura di Verbania ha chiuso nuovamente le indagini per la tragedia del Mottarone, dopo il rinvio del Tribunale nel 2024. Stralciate le posizioni delle società Ferrovie del Mottarone e Leitner

Rimozione della funivia al Mottarone

La Procura di Verbania ha chiuso nuovamente le indagini per la tragedia del Mottarone, costata la vita a quattordici persone.

Le indagini erano già state chiuse nel 2024 e a giugno la procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per sette persone. A ottobre il tribunale di Verbania aveva rimandato il fascicolo alla procura chiedendo di modificare alcuni capi d’imputazione. La procura ha quindi dovuto riaprire formalmente la fase d’indagine: ora le persone indagate sono cinque e se rinviate a giudizio dovranno rispondere a vario titolo di attentato alla sicurezza dei trasporti, disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose.

La Procura ha chiesto l’archiviazione per Anton Seeber, presidente del Cda di Leitner, per cui la procura di Verbania già all’udienza preliminare 2024 aveva chiesto il proscioglimento.

Gli indagati rimasti sono il titolare di Ferrovie del Mottarone Luigi Nerini, il direttore d’esercizio Enrico Perocchio, il caposervizio Gabriele Tadini (che fin dall’inizio ha ammesso l’apposizione dei forchettoni che impedirono il funzionamento dei freni di emergenza), Martin Leitner, consigliere delegato di Leitner, costruttore dell’impianto, e Peter Rabanser, responsabile del Customer Service sempre di Leitner.

Sono state invece stralciate le posizioni delle società, Ferrovie del Mottarone (il gestore) e Leitner.

È stata invece esclusa l’ipotesi di reato di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, formulata nella prima conclusione indagini del 2023.

Pubblicato il 21 Marzo 2025
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