“Dalla cava al romanzo”, al Museo di Mergozzo il passato incontra la letteratura
Appuntamento sabato 3 maggio alle 17 con la presentazione del romanzo Il Capostipite di Umberto Trezzi

La stagione delle attività culturali al Museo del Marmo Rosa e del Granito prenderà il via sabato 3 maggio alle ore 17 con la presentazione del romanzo Il Capostipite di Umberto Trezzi. L’evento è proposto dall’Ecomuseo del Granito con la collaborazione del Parco Nazionale Val Grande e del Gruppo Archeologico Mergozzo. L’autore dialogherà con la presidente del GAM Annarosa Braganti e il testimone locale della vita di cava Italo Tomola. Per l’occasione il MuMag sarà aperto e visitabile con visite guidate dalle 15 alle 17 a ingresso gratuito.
È stato scelto il museo come luogo della presentazione perché il racconto è ambientato negli ultimi decenni del XVIII. Il protagonista Domenico è un contadino della campagna milanese che resta senza lavoro e scopre l’attività del cavatore a Candoglia, dove si estrae il marmo per il duomo di Milano. Resterà coinvolto nelle invasioni napoleoniche e nel crescere dell’ideale libertario che sta facendo nascere una nuova coscienza di classe. Nella sua vita sarà costante la contraddizione tra una vita da agricoltore e la sua illusione di diventare un costruttore.
L’autore Umberto Trezzi è stato manager per il settore marketing e comunicazione di alcune importanti aziende italiane e giunto alla pensione si è dedicato alla pittura e alla scrittura. Come pittore ha tenuto alcune mostre personali in Toscana e nel Nord Italia, dopo le quali si è dedicato al volontariato curando laboratori per giovani nello spettro autistico.
Da scrittore ha pubblicato tre libri per bambini ambientati nel periodo della guerra di liberazione che hanno ottenuto premi nazionali tra i quali il secondo premio al concorso nazionale sul fondo per non dimenticare la Shoah 2023. Il MuMag costudisce materiali pregiati come marmi e graniti e ne diffonde la conoscenza della loro lavorazione e del viaggio che queste pietre compiono verso Milano e altre destinazioni del mondo. Uno spazio è anche dedicato agli usi artistici con opere della scultrice danese Eva Sørensen e una scultura in marmo rosa che la famiglia Giovan Battista Tedeschi ha concesso in prestito per l’esposizione.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.