“Val Grande per tutti”: il corso per guide con l’obiettivo di coinvolgere anziani e disabili
Sono 17 le guide che hanno aderito al corso d’aggiornamento al fine di sensibilizzare i professionisti del settore sul tema dell'accessibilità della montagna. Massimo Bucci, presidente del Parco: “Un segnale di grande civiltà”
Sono diciassette le guide del Parco nazionale Val Grande che hanno aderito al corso di aggiornamento, organizzato dal Formont Val Sesia, su turismo e disabilità, applicato all’ambito escursionistico e naturalistico-ambientale. Dalla durata di 50 ore, il corso gratuito legato al progetto “Sentieri Ritrovati” è suddiviso tra lezioni teoriche e uscite didattiche, valido ai fini dell’aggiornamento professionale regionale.
Un’iniziativa, quella promossa dal Parco nazionale, per sensibilizzare i professionisti del settore sul tema dell’accessibilità della montagna, fornendo loro gli strumenti per costruire e gestire con competenza proposte escursionistiche accessibili anche a persone disabili o anziane.
Tra le azioni del progetto, svolto anche con la collaborazione i ragazzi del Servizio Civile in servizio al Parco, anche la mappatura dei percorsi e delle strutture ristorative e alberghiere accessibili del territorio del Parco (con ancora la possibilità di aderire compilando il questionario, un Google Form, sull’accessibilità a questo link).
Il progetto si concluderà con la creazione di itinerari accessibili e un’attività di sensibilizzazione legata agli eventi di escursionismo, che saranno organizzati con il coinvolgimento di associazioni ed enti locali attive per la promozione del benessere e la qualità della vita delle persone anziane e disabili.
«La possibilità che tutti possano avvicinarsi alla natura, anche e soprattutto le persone meno fortunate di noi, è un segnale di grande civiltà – ha dichiarato il presidente del Parco Massimo Bucci attraverso il sito dell’ente – Per questo il Parco Nazionale della Val Grande propone questo momento formativo destinato alle guide che – prime tra tutte – debbono avere gli strumenti per accompagnare in sicurezza persone “fragili”. Aggiungo che spero di vedere molte di queste persone frequentare il “Sentiero per tutti” nel comune di Caprezzo, percorso pensato e realizzato proprio per loro».
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