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Povero ma bello, gran finale per il festival che celebra il cinema “puro”

Pellicole di qualità, budget ridotti. La rassegna si prepara a premiare i vincitori della quinta edizione. In concorso anche un'intervista inedita a Villaggio

Festival del cinema povero 2018  ispra

Povero di mezzi ma non certo di qualità né di creatività e in un certo senso più libero e puro. In riva al Lago Maggiore, a Ispra, il grande schermo torna protagonista con la rassegna che ogni anno celebra il talento e la creatività in ambito cinematografico.

Questo fine settimana (dal 22 al 23 settembre) l’auditorium San Giovanni Bosco ospiterà la fase finale della quinta edizione del Festival internazionale del Cinema povero. Una rassegna culturale, nata da un’idea dal regista e autore isprese Giancarlo Buzzi, unica nel suo genere, che cresce e si arricchisce di anno in anno e che fin dalla sua prima edizione si è posta l’obiettivo di valorizzare film e documentari realizzati con qualità e originalità nonostante la mancanza di risorse e mezzi economici.

Una sobrietà di fondo che non solo rappresenta la filosofia del premio (e guida la scelta finale della giuria) ma che caratterizza la stessa organizzazione della manifestazione: disponibilità, accoglienza e sponsor “a Km zero” contribuiscono infatti ogni anno allo svolgimento del festival e il “virtuale” ha permesso di abbattere i costi organizzativi, riducendo al minimo gli spostamenti della commissione valutatrice e ampliando così la platea dei giurati, dalla Francia fino all’Iran.

«Siamo davvero soddisfatti di questa edizione soprattutto per la qualità dei film ricevuti – ha dichiarato il direttore artistico del Festival Giancarlo Buzzi –. Il nostro Festival sta conquistando l’attenzione di molti film makers, come testimonia la partecipazione di pellicole premiate anche a concorsi cinematografici prestigiosi come il Donatello e il Globo d’Oro».

Le iscrizioni al Festival si sono concluse il 15 Agosto con la partecipazione totale di 178 film ricevuti, di cui 98 Italiani e 80 Stranieri. Di questi, 17 sono documentari, 14 film d’animazione, 19 film di oltre 20 minuti, 68 fiction italiane e 60 fiction straniere. I film makers che hanno partecipato con le loro opere sono provenienti da 21 nazioni, di cui alcune all’esordio al Festival come Tibet, Nepal e Afghanistan. 

Una curiosità non da poco: tra i documentari in concorso uno è interpretato da Paolo Villaggio, scomparso lo scorso anno.

«Questo bellissimo Festival di “povero” ha solo il nome, giustificato dal fatto che i budget utilizzati per realizzare i film sono molto risicati – ha dichiarato il consigliere alla Cultura Cristina Riva – In realtà è questo un evento di grande interesse culturale, oltre che di spessore internazionale, capace di valorizzare opere di altissimo livello, ma che non hanno avuto magari la fortuna di entrare nei grandi circuiti nazionali e internazionali. L’auspicio è che questo Festival possa continuare a portare fermento e ricchezza culturale sul nostro territorio, come del resto sta facendo da cinque anni a questa parte».

Festival del cinema povero 2018  ispra
Il premio assegnato ad ogni vincitore si chiama “IL NASSO” (l’opera è dello scultore isprese Cesare Ottaviano)

In finale sono stati ammessi 12 film Italiani, 12 film Internazionali, 6 documentari, 5 film di animazione, 5 film oltre i 20 minuti. Tutti concorreranno per aggiudicarsi i premi.

Tra i film italiani partecipanti, spiccano i film premiati con il David di Donatello 2018, il Globo d’oro 2018, alcuni facenti parte della cinquina dei film scelti per il David e lo stesso dicasi per i film Internazionali se pensiamo che qualcuno ha vinto ben 52 premi ed ottenuto in due anni 500 selezioni Ufficiali. 

Il festival è realizzato grazie alla sponsorizzazione di Caffè Chicco D’Oro, Il mercante di Caffè, l’Associazione Festival del cinema povero, il comitato culturale del Jrc di Ispra e la Commissione Europea. 

Il programma

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it
Mi piace andare alla ricerca di piccole storie, cercare la bellezza dietro casa, scoprire idee slow in un mondo fast. E naturalmente condividerlo. Se credi che sia un valore, sostienici.
Pubblicato il 18 Settembre 2018
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