“Giorni andati”, il nuovo cortometraggio di Alessandro Piga porta Varese in finale a Verona
Le amicizie nate tra i banchi di scuola e il tempo che le mette alla prova: questi i temi al centro dell'opera con cui il giovane regista varesino si è aggiudicato un posto in finale al "Believe film festival". L'anteprima il 31 ottobre al Teatro Ristori di Verona
Una storia che racconta come il tempo riesce a cambiare le amicizie che hanno reso speciali gli anni più belli della propria vita. Alessandro Piga, giovane regista varesino, col suo nuovo cortometraggio “Giorni andati” si è guadagnato per la seconda volta un posto nella finale del “Believe film festival” di Verona: il concorso cinematografico organizzato dall’associazione Believe Aps e rivolto agli appassionati di cinema con meno di 24 anni. Protagonisti del cortometraggio finalista (che sarà presentato in anteprima al Teatro Ristori di Verona il 31 ottobre) anche alcuni luoghi varesini e del Verbano: dal Liceo Cairoli, a Corso Matteotti e il tribunale, ma anche le rive del Lago Maggiore a Ispra.
“Giorni andati” racconta l’amicizia di tre ragazzi alla fine del loro ultimo anno di liceo. È il 1995 e la loro è una di quelle amicizie nate tra i banchi di scuola, quelle amicizie importanti, che spesso capitano solo una volta nella vita. Gli anni però passano, è il 2021, le compagnie sono cambiate, gli impegni sono sempre di più, l’università, il lavoro, la famiglia, ci si perde di vista e neppure quel legame così profondo costruito in tanti momenti trascorsi insieme non riesce a resistere allo scorrere del tempo.
Alessandro Piga, con la sua troupe, aveva partecipato al “Believe film festival” anche nel 2019 con il cortometraggio “Ritornerò”, ottenendo una menzione. L’anno successivo ci ha riprovato con “Di che colore ho gli occhi”, ma a causa della pandemia il festival è stato sospeso. Quest’anno, invece, Alessandro è riuscito a confermarsi nella selezione ufficiale e si disputerà la vittoria insieme ad altri cinque finalisti. «Sono contento di questo risultato – commenta il giovane regista –, ma soprattutto di essere riuscito a raggiungerlo con questo corto. L’opera contiene elementi molto autobiografici, e i temi trattati riguardano a fondo me così come tanti giovani e adolescenti. Sono orgoglioso di poterli trasmettere a sempre più persone attraverso il mio lavoro, soprattutto dopo un periodo in cui proprio i più giovani hanno dovuto affrontare tante difficoltà».
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