Quantcast

“A Complete Unknown” debutta il 24 gennaio al Miv con presentazione e musica live

Il film dedicato a Bob Dylan debutta al Miv di Varese con una serata speciale: introdurrà il film il giornalista Diego Pisati alla presenza dello scrittore Emanuele Martignoni e con la musica live Lorenzo Bertocchini

a complete unknown bob Dylan

Finalmente esce anche in Italia A Complete Unknown, il film di James Mangold su Bob Dylan con Timothée Chalamet. Nel mondo ha già incassato oltre 33 milioni di dollari e pur essendo uscito solo a Natale, e non in tutti i Paesi, è già uno dei biopic (abbreviazione di “biographic motion picture”) musicali che hanno realizzato i maggiori incassi di sempre.
Ambientato nella New York dei primi Anni Sessanta, il film racconta la storia di un diciannovenne Robert Allen Zimmerman (questo il vero nome del menestrello del folk) che dal Minnesota arriva nel Greenwich Village con dodici dollari in tasca e una chitarra sulla spalle.

In un periodo di rivoluzioni culturali, in una manciata di anni le sue canzoni cambiano il corso della musica americana e mondiale, trasformandolo in una vera e propria icona.
Nei suoi appassionanti 141 minuti, A Complete Unknown offre un ritratto autentico e intimo del leggendario cantautore di Duluth senza perdere nulla dell’essenza del personaggio, concentrandosi sui primi quattro anni della sua carriera, attraversando i momenti chiave della sua vita personale. C’è la sua ascesa di pari passo all’irrequietezza nei confronti del movimento folk, c’è il suo rifiuto di essere etichettato, c’è la sua storica “svolta elettrica” (il 25 luglio 1965, sul palco del Newport Folk Festival, lasciando tutti increduli e spaesati), c’è la sua fuga dalla fama e naturalmente ci sono anche gli Stati Uniti dell’epoca.

Basato sulla biografia Dylan Goes Electric! di Elijah Wald e scritto da James Mangold insieme a Jay Cocks con una grande attenzione ai dettagli storici e scenografici, A Complete Unknown ha alle sue spalle una lunga gestazione oltre che recenti reshoots. E nonostante una certa preoccupazione preventiva dei fan, alla critica americana sta piacendo molto, sia per la regia sia per le interpretazioni. Il Village dei primi Anni Sessanta rivive con una precisione che lascia ammutoliti e gli spettatori si ritrovano immersi in un’epoca irripetibile, nel cuore pulsante di una giovane America in piena trasformazione.  Lo ha visto e apprezzato anche Neil Young leggendario cantautore canadese che con Dylan ha un lungo passato di stima reciproca e di collaborazioni. La sua “recensione” è stata: “Da sempre amo Bob Dylan e la sua musica. È un grande artista. Una volta è salito sul mio bus e non l’ho riconosciuto, così l’ho fatto scendere, ma questa è un’altra storia. Questo film è un tributo meraviglioso alla sua vita e alla sua musica. Se amate la musica di Bob, dovreste vedere questo film. A me è piaciuto molto”.

Timothée Chalamet, nel ruolo di Dylan (ma anche produttore del film), ha approfittato della pausa dovuta al Covid-19 per prepararsi con dedizione maniacale, imparando a suonare la chitarra, a cantare e a immergersi nella profondità del personaggio. Nel cast ci sono anche Edward Norton nel ruolo di Pete Seeger, Elle Fanning in quello di Sylvie Russo (figura basata sulla fidanzata del cantautore, Suze Rotolo), Monica Barbaro in quello di Joan Baez e Boyd Holbrook nei panni di Johnny Cash.

Venerdì 24 gennaio alle 21.00 il film debutta al MIV Multisala Impero di Varese (via Bernascone, 13) e l’occasione è resa ancora più ghiotta dalla presentazione di cui è stato incaricato lo stimato giornalista Diego Pisati e dalla presenza dello scrittore Emanuele Martignoni e di Lorenzo Bertocchini (voce, chitarra acustica e armonica), sicuramente il più “dylaniano” tra i cantautori varesini. Bertocchini per l’occasione tralascerà i suoi brani originali (quattrodici dei quali fanno parte del nuovo album in uscita proprio in questi giorni) per omaggiare il buon vecchio Bob suonando qualche sua canzone dal vivo.

“Per tutti gli artisti che ascoltiamo da sempre e per tutti noi che cerchiamo di seguire le loro orme, tutto è cominciato con Dylan”, dice il folk-singer. “Bob ha tracciato la via di un nuovo modo di scrivere canzoni, ha indicato il percorso delle performance dal vivo ed ha anticipato quelle che sarebbero poi diventate certezze assodate. La prima volta che l’ho visto dal vivo fu al Palatrussardi nel 1991. Era in tour insieme a Van Morrison. L’ultima è stata l’anno scorso agli Arcimboldi. A 83 anni è ancora immenso”.

Pubblicato il 22 Gennaio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore