L’esperimento d’arte si trasforma in una corsa al portone dipinto
De vie trasformate in una colorata tavolozza. L’esperimento continuerà nelle prossime settimane
Era un po’ che in paese si parlava di questa iniziativa: gli artisti arrivano, dipingono il vecchio portone di casa, o la finestra, per ridare un po’ di colore a quel dedalo di strade che si dipana a cinquanta metri dal lago e ti immerge in un saliscendi di scale e strette vie che un tempo ospitavano le botteghe degli artigiani.
Così sabato scorso un manipolo di pittori capeggiato dal maccagnese Savi Arbola e da alcuni iscritti all’Associazione milanese “Il Ponte degli Artisti” è arrivato sul lago per dipingere cinque portoni.
Risultato: alla sera erano trenta, fra porte e balconi, portali e finestre finiti sotto i pennelli degli artisti: un’esplosione di colori che ha colpito i residenti in una parte del paese che si divide fra le vie Mameli e Della Bella, unite da scalinate, tanto che in molti hanno detto: “Vogliamo anche noi il nostro portone dipinto!”. Così, quello che è nato come un esperimento, rischia di trasformarsi in un contagio artistico in grande stile.
«Un’iniziativa che ci ha lasciati di stucco – commenta il sindaco Fabio Passera – . Questa parte del paese, che per intenderci si trova appena fuori dalla galleria di fronte al porticciolo provenendo da Luino, è tornata a riviere grazie all’arte. E nei prossimi fine settimana la manifestazione, che avrebbe dovuto concludersi nello spazio di una giornata, continuerà».
Che succederà ora? Nasce un nuovo borgo dipinto stile Arcumeggia o Boarezzo? Un laboratorio di colori all’aria aperta? «L’idea – continua il sindaco – è quella di cogliere la palla al balzo e sostenere il ritorno degli artigiani e delle piccole botteghe in questa parte del paese bellissima, molto antica e sconosciuta. Una cosa è certa. Il centro storico della “Maccagno imperiale” ha avuto un sussulto. E siamo solo all’inizio.
L’idea è quella di far rinascere quelle cantine che da oggi si celano dietro a colorati affreschi.
Diventeranno, un giorno (ma noi speriamo prestissimo!) botteghe che accoglieranno artigiani e artisti delle più svariate attività. Andate a visitarle e capirete.
Ci sono cose che non succedono per decenni. E poi, all’improvviso, accadono in un magico pomeriggio di luglio….».
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