Un “Giardino dei giusti” all’ombra della Rocca
La proposta è stata rilanciata dal sindaco e dall'assessore alla cultura domenica 6 novembre nel corso della giornata dedicata a Khaled Al Assad, archeologo ucciso dall'Isis
Un Giardino dei Giusti ad Angera? È la proposta rilanciata domenica scorsa in occasione della conferenza dedicata a Khaled al Asaad, trucidato il 18 agosto del 2015 dai terroristi dell’ISIS per aver difeso il patrimonio dell’Umanità di Palmira.
All’iniziativa, promossa dal Museo Archeologico di Angera, hanno partecipato molti cittadini ed appassionati di storia locale. La cerimonia è stata l’occasione per onorare un uomo giusto come Khaled al Asaad, esempio per ogni archeologo, per ogni curatore museale e per ogni persona che crede nel bene, negli uomini e nelle donne che rispettano il prossimo, nella possibilità di vivere in pace, pur tra persone con culture e religioni diverse.
«Il suo messaggio – spiega Cristina Miedico, direttrice del Museo – di uomo islamico giusto, che ha scelto di sacrificare la propria vita per il bene, ci invita a non lasciare che il terrore divida le Persone dalle Persone o che ci faccia scordare i diritti e i valori per i quali tanti Uomini e tante Donne hanno dato la vita e che sono alla base delle nostre radici culturali e morali».
In chiusura Cristina Miedico, recentemente insignita del titolo di Ambasciatrice dei Giusti nel Mondo, ha ringraziato il sindaco Alessandro Paladini Molgora e l’assessore Valeria Baietti, che hanno dichiarato di aver avviato con Gabriele Nissim, presidente di GARIWO, il progetto di un Giardino dei Giusti anche ad Angera, ossia di uno spazio pensato per celebrare le donne e gli uomini che si sono opposti ai totalitarismi e ai crimini contro l’umanità.
La giornata di domenica ha visto un programma denso di iniziative. Nel corso del convegno, Anna Maria Fedeli, della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia, ha spiegato le origini del mitraismo e del primo cristianesimo e mostrato le attestazioni delle prime diffusioni dei culti orientali a Milano e ad Angera, dove il primo cristiano di cui conosciamo il nome, era un benestante di origini siriane.
Al mattino una delegazione di Castano è stata in visita per valutare il Museo Diffuso, accarezzando il desiderio di realizzare un progetto analogo (anche domenica 13 Novembre è prevista una visita guidata gratuita, basta iscriversi a turismo@comune.angera.it). Nel pomeriggio si è tenuto il laboratorio multisensoriale dedicato agli strani natali delle divinità antiche che ha ottenuto un risultato inatteso, che ha sorpreso anche la direttrice del Museo, che lo ha ideato, e l’arteterapeuta Claudia Castiglioni, che lo ha realizzato: i bambini, dopo aver ascoltato le storie di Atena che nasce dalla testa di Zeus e di Dioniso che nasce dalla sua coscia, di Adone partorito dall’albero della Mirra, di Afrodite generata dalla spuma del mare, di Mitra nato da una roccia e di Gesù in una stalla, sono stati invitati a raccontare la propria nascita. Hanno realizzato una natività speciale, tutta loro. I lavori prodotti dai bambini, come sempre, incantano, e allora Marzio, che ha un nome militare, è nato da un missile e Giulia da una conchiglia in fondo al mare, Linda si sente una bimba arcobaleno perché sa riportare il sereno, un bimbo nasce in armi come Atena, una bimba con la coda di sirena, c’è chi esce dalla pancia e chi pensa al fratellino che quando è nata, lui era all’asilo. L’esperimento è stato emozionante per tutti, parole non dette tra genitori e figli sono emerse, con semplicità e gioia.
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