Filippo Maria Gambari ad Angera per il ciclo “Le voci degli altri”
Domenica 22 aprile sarà ospite il Direttore del Museo delle Civiltà di Roma
Il 25 marzo 2018 è stato inaugurato il progetto culturale integrato promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Soprintendenza che quest’anno riguarderà Le Voci degli Altri. La serata, dedicata alle incisioni rupestri lombarde, è stata magistralmente condotta dalla dott.ssa Maria Giuseppina Ruggiero, direttrice del Museo della Preistoria della Valle Camonica, ha visto la partecipazione di un folto pubblico ed è stata introdotta dal Prof. Marco Tamburello, docente di bilinguismo dell’Università di Bankor, nel Galles, dove lavora da diversi anni con successo al recupero della lingua locale. Nel corso del 2018 il Civico Museo Archeologico analizzerà i linguaggi, le parole e gli alfabeti inconsueti nella Lombardia antica. Le lingue moderne, i linguaggi del corpo e la variante angerese della lingua locale saranno i temi dei corsi e degli eventi proposti dalla biblioteca e dall’Ufficio cultura. Le attività prevedono il coinvolgimento, oltre che degli adulti, anche di bambini e ragazzi, dall’età prescolare fino ai 35 anni, nella creazione di percorsi di incontro con linguaggi inconsueti e di creazione di prodotti digitali e audiovisivi. Il progetto riguarda inoltre la valorizzazione delle antiche tradizioni devozionali della comunità di Angera, tramite la creazione di nuovi itinerari e il coinvolgimento di storici locali, coadiuvati da giovani del territorio.
Il prossimo appuntamento del Museo Archeologico sarà domenica 22 aprile alle ore 17.30, presso la Sala conferenze del Museo, Via Marconi 2 – Angera (Va). Filippo Maria Gambari, già Soprintendente per l’Archeologia della Liguria, dell’Emilia e della Lombardia, oggi direttore del Museo delle Civiltà di Roma, parlerà di Un alfabeto antico per lingue ‘nuove’: racconterà come avvenne quel delicato passaggio dalla protostoria alla storia presso le popolazioni cisalpine. La scrittura giunse infatti nella Lombardia occidentale grazie ai contatti con il mondo etrusco, che utilizzava un proprio alfabeto, derivato da quello fenicio e greco. Antichi segni fonetici si adattarono quindi ancora una volta ad una nuova lingua, quella di coloro che si erano insediati nel nostro territorio negli ultimi secoli. Un percorso culturale di incontro tra genti mediterranee, popolazioni indigene e popoli transalpini che trassero, gli uni dagli altri, nuovi usi e nuove tecnologie, contribuendo allo sviluppo unico e sfaccettato del territorio lombardo.
“Gli esseri umani per capirsi hanno bisogno di comunicare, guardandosi negli occhi e cercando insieme soluzioni condivise ai problemi quotidiani. Ogni forma di comunicazione, oggi come ieri, ha linguaggi suoi propri, verbali e non verbali; studiarli e sperimentarli ci aiuterà a trovare le parole giuste per capirci meglio” – dichiara l’Assessore Valeria Baietti – “Da tempo l’Amministrazione ha avviato un progetto di studio e rivitalizzazione della lingua locale e diverse sono state le adesioni da parte della cittadinanza. Speriamo nell’imminente Bando di cofinanziamento di Regione Lombardia per riuscire a fare ancora di più e meglio”.
“Nell’era dei cinguettii e delle relazioni virtuali, abbiamo bisogno di riappropriarci di un sistema di comunicazione antico, ricco e variegato, che prevede ritmi lenti, sguardi, gesti e condivisione. Il Museo con questo progetto propone una ‘archelingua’, così la chiama Orwell nel romanzo ‘1984’, che sia empatica e riflessiva, fatta di fattori eterogenei, antichi e recenti, che rispetti le diversità e sappia favorire l’incontro tra le Persone e l’espressione di valori ed emozioni, oltre che di trame e fatti” aggiunge la conservatrice del Museo Archeologico di Angera Cristina Miedico.
Sempre il 22 aprile il Museo Archeologico dei Bambini propone, alle 15.00, un laboratorio didattico dal titolo ALFA, BETA, RO, che permetterà ai bambini di scoprire l’origine della scrittura, alfabeti antichi ed eterni, per messaggi e poemi che parlano di mitici eroi. L’attività sarà condotta da Claudia Mendini e Cristina Terrone della Associazione PianoTerra di Milano. La partecipazione è gratuita, ma è necessario prenotare scrivendo una email a museo@comune.angera.it. Per informazioni www.angera.it,
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