Musica e poesia per parlare delle cicatrici che ci lascia la pandemia
Sabato 4 luglio, alle 20.45, ad animare la terrazza del Teatro San Materno di Ascona saranno le poesie di Fabio Pusterla e la musica di Terry Blue
Nuovo appuntamento al Teatro San Materno di Ascona, dove il prossimo evento vedrà nuovamente protagonista il dialogo tra le arti, dialogo che questa volta affronterà il tema delle conseguenze psicologiche e sociologiche del lockdown.
Sabato 4 luglio, alle 20.45, ad animare la terrazza del Teatro San Materno saranno le poesie di Fabio Pusterla e la musica di Terry Blue (nome d’arte di Leo Pusterla).
Alcuni anni fa, assistendo a uno spettacolo nel Teatro San Materno, Fabio Pusterla ha immaginato che tra gli spettatori e i danzatori, i cui corpi si muovevano al suolo sul palcoscenico, in una coreografia primordiale di sassi, potessero esistere, invisibili, delle sbarre.
Da quella breve immaginazione, quasi una visione, è nato un lavoro di ricerca poetica ancora in corso, dominato appunto dall’idea delle sbarre, delle gabbie, reali e metaforiche. Questa prospettiva molto generale è poi più recentemente entrata in collisione con l’emergenza sanitaria, e con il cosiddetto lockdown dei mesi scorsi e, più in particolare, con la condizione precaria e minacciata delle case di riposo lombarde, dove si sono verificate un numero impressionante di morti.
A partire da qui, Fabio Pusterla introdurrà brevemente e leggerà alcuni suoi testi inediti, in dialogo con la musica di Terry Blue, che userà per l’occasione una chitarra acustica e una loop station.
I testi che verranno letti sono una composizione in diversi frammenti intitolata Le gabbie; la Canzone delle acque ripide; la poesia Antico gioco, o frammento di utopia; e infine il Requiem per casa di riposo lombarda, in cinque tempi.
In caso di pioggia l’evento si terrà nella sala teatro.
È gradita la prenotazione online sul sito del teatro.
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