Gianluca Arena, figlio di Bruno: “Mi ha insegnato tanto, mi mancherà”
Gianluca Arena, 31 anni, ricorda, il cabarettista che tutti conoscevano tramite la Tv, ma soprattutto la persona. "Grazie dell'affetto di queste ore, mi spiace per coloro che non hanno potuto conoscere la persona"
«Ha combattuto mille battaglie e le ha affrontate tutte fino all’ultimo come un vero guerriero, ieri sera se n’è andato in punta di piedi». Gianluca Arena, 31 anni, vuole ricordare il padre Bruno, il cabarettista che tutti conoscevano tramite la Tv, ma soprattutto la persona.
Sono momenti difficili dove le lacrime prendono il sopravvento sulle parole e i ricordi si rincorrono. «Voglio ricordarlo e ringraziare tutte le persone che in queste ore ci stanno dimostrando tanto affetto. Mio padre era un comico, ma mi spiace per coloro che non hanno potuto conoscere la persona. Tutti coloro che lo conoscevano lo sanno, sorrideva sempre, anche all’Esselunga, quando andava a fare la spesa».
Gianluca parla poi del rapporto tra padre e figlio: «Credo che la gente immagini che entrava in casa e mi faceva una delle sue battute, ma non era così. Alla fine era un papà e il nostro era un classico rapporto padre e figlio, di quando sei un adolescente e pensi di poter fare quello che vuoi. In più, io ho iniziato a fare cabaret senza dirgli nulla, volevo arrivare a dei risultati da solo». E aggiunge un aneddoto: «Ma alla fine di uno spettacolo, andato bene, lo vidi in fondo alla sala, cappellino in testa e occhiali da sole, la sua divisa. Era evidentemente aveva scoperto che quella sera sarei andato in scena. Ricordo che si è avvicinato alla fine dello spettacolo e mi ha detto: “Lo sai che hai dei tempi comici da far cagare?”».
Gianluca Arena continua a coltivare questa passione, seguendo l’esempio del padre e non solo sul palco: «Mi sono innamorato di quello che sapeva dare alla gente. Da ieri continuiamo a ricevere così tanto affetto da parte di tutti, è bello sapere di poter contare sull’affetto di così tante persone».
Nel 2013 Bruno Arena ha avuto un aneurisma che l’ha debilitato fisicamente, oltre a fermare la sua carriera artistica, ha dovuto affrontare un lungo percorso di riabilitazione che l’ha comunque costretto a restare sulla sedia a rotelle. Da allora è sempre stato accudito dall’amore della moglie e dei figli Gianluca e Lorenzo, senza perdere il sorriso. «Lo scorso anno ha avuto delle complicazioni, ma la strada era in ripresa. Per fortuna, settimana scorsa sono riuscito a vederlo, ad abbracciarlo, era sorridente. Detto fuori dai denti però, abbandonando l’egoismo che vorrebbe tenere a se le persone care a tutti i costi, se n’è andato mentre dormiva, come voleva lui. Da nove anni era costretto a stasera seduto, lui che prima non riusciva a stare fermo un quarto d’ora».
E poi gli ultimi momenti insieme: «Vivo a Rimini da diversi anni. Ieri sera, intorno alle 10, mi ha chiamato mia madre per dirmi che papà non c’era più e sono partito subito per Varese. Durante la telefonata c’è stato un momento di silenzio in cui ha raccolto tutta la sua forza e il suo coraggio per darmi la notizia. In queste ore siamo tempestati di affetto: invito tutte le persone che vogliono condividere un ricordo, una foto, avere informazioni a contattarmi sui social, direttamente». E poi un ultimo ricordo: «Cosa mi ha insegnato più di altro? Mio papà mi ha insegnato l’umiltà e i principi sani su cui baso la mia vita. Mi mancherà tanto».
I funerali di Bruno Arena si terranno venerdì, alle 15 e 30 a San Vittore di Varese.
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