Immergersi in Isole e provare come nasce un Hikikomori
Un gioco di luci e di ombre, di voci e di suoni al ritmo del battito del cuore, che accelera o rallenta assieme alle emozioni.
Sono questi elementi a guidare l’esperienza in Isole, l’installazione immersiva progettata e realizzata dai ragazzi di Sakido – il progetto che si occupa del Ritiro Sociale in adolescenza in provincia di Varese – con l’obiettivo di creare un’occasione in cui ciascuno possa sperimentare sulla propria pelle le sensazioni dei ragazzi che si chiudono sempre di più al mondo, fino a diventare Hikikomori. Un fenomeno in crescita, anche nella nostra provincia (leggi qui).
Entrando in Isole si viene catapultati in quella che può essere la giornata tipo di un ragazzo di oggi: i suoi oggetti, i rumori familiari a ciascuno di noi e le voci di amici, insegnanti e genitori. Tutto si sussegue o addirittura si accavalla, senza pause, senza soste. Si avverte la pressione dei ritmi troppo serrati, delle aspettative e dei risultati da raggiungere. E poi le richieste di fare, uscire, pensare. Richieste cui segue una sola risposta: il silenzio. Ed ecco una via di fuga: chiudersi nella propria stanza! Le poche luci lasciano spazio al buio, le voci e i rumori diventano ovattati. Inevitabile non provare una sensazione di pace.
«L’installazione non offre alcun suggerimento su come vivere questo passaggio, ma abbiamo notato che la maggior parte delle persone, entrando qui, si sono rannicchiate su se stesse, quasi a proteggersi» spiega Davide Fabbian, studente dell’istituto grafico Don Milani di Tradate che ha partecipato all’ideazione dell’opera e ha guidato i visitatori di Isole nella giornata di debutto, lunedì 18 aprile a Villa Truffini, in occasione della Welfare week.
La sensazione di sollievo però è temporanea: il tempo passa, tutto è lontano e la pressione torna ad aumentare assieme all’ansia. E paralizza: fuori c’è ancora troppo caos. Una voce amica emerge dal quel brusio assordante, dice che non va bene isolarsi.
E qui la reazione dei visitatori può essere diametralmente opposta: c’è chi si identifica con il ragazzo, ne percepisce la fragilità, il bisogno di aiuto e l’impossibilità di muoversi e c’è chi invece si cala nel ruolo dell’amico o del genitore e nella frustrazione di chi cerca di aiutare il ragazzo in ritiro senza riuscirci. «Di questa reazione ambivalente ci siamo accorti grazie alle decine di post-it che i visitatori hanno lasciato sulla parete di Isole», racconta Gaia Guzzetti, anche lei studentessa del Don Milani tra gli ideatori e realizzatori del progetto e presente al debutto di Isole.
«Isole è uno spazio volutamente oscuro, dove più della vista sono i suoni in cuffia a guidare i visitatori nell’esperienza. E i suoni seguono il battito del cuore, più o meno veloce a seconda degli stati d’animo – spiega Francesco Sergnese, sound designer di Isole – I ritmi frenetici della giornata tipo di ogni ragazzo raccontano della difficoltà di trovare uno spazio per soffermarsi in quelle situazioni che possono creare piccole ansie del tutto normali ma che diventano ingestibili proprio perché manca lo spazio per elaborarle. E così restano e anzi si sommano alle altre».
Il problema è noto, ma prevenirlo e risolverlo è una sfida che richiede un cambio di passo nell’organizzazione dei tempi e delle aspettative cui è soggetta la vita di un ragazzo. Un cambiamento che necessariamente deve coinvolgere la collettività «perché se il ritiro è sociale, la soluzione non può essere individuale», spiega Elisa Begni, operatrice del progetto Sakido.
“Essere sotto i riflettori ma non essere visti”, si legge su un post-it: Isole è l’installazione nata non solo per vedere il Ritiro sociale, ma per provarlo, esserne più consapevoli e quindi contribuire ai cambiamenti necessari a sconfiggerlo.
Isole sarà visitabile per tutto il pomeriggio di mercoledì 19 aprile a Villa Truffini.
Nel fine settimana sarà invece a Bisuschio, in occasione del Festival “La meglio gioventù”.
Altre tappe in cui poter visitare l’installazione dedicata al Ritiro Sociale sono in via di definizione a Sesto Calende e Varese.
Per prenotare la propria visita a Isole compilare il modulo a questo link
Nasce ISOLE, un’installazione per conoscere il Ritiro Sociale
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