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La Locanda di Pan d’Oro

di Alda M.C.Torri

Il racconto della domenica

Giovedì 30 novembre 2023 ore 16.00
Sono da solo il giorno di Natale. Vorrei trascorrerlo in compagnia quindi invito quattro persone che siano sole come me. Offro casa e pranzo e quel che di bello accade. Contattatemi al numero scritto qui sotto entro l’8 dicembre. Non chiamate, scrivete un messaggio, grazie! Il vostro Pan D’oro.

Leggo queste righe annacquate da fiocchi di neve sul foglietto che mi si è incollato alla guancia. Nell’aria volano centinaia di pezzettini di carta trasportati dal vento e dal nevischio. Un signore mi passa di fianco, ne ha una manciata appiccicati al mento. La barba umida di neve sembra un origami. Guardo il cielo, bianco e soffice, nevicano fiocchi e bigliettini firmati Pan D’oro. Io sono sola. Sorrido e metto il foglietto nel portafoglio. Che dolce questa idea! penso. Chissà in base a cosa farà la selezione e in quanti scriveranno. Rifletto ed entro in un bar affollato di respiri, aroma di caffè, Jingle Bells e profumo di cannella. Deve essere vicino il signor Pan, avrà lanciato sacchi pieni di biglietti da uno dei balconi qui intorno. Poco importa dove sia, tutto ciò è un regalo dal cielo e lo prendo per quello che è!
“Jupiter, cosa mangi?” urla Diegone, lo scemo del paese, come viene considerato. Strattona e si tira vicino il vecchio cane cieco. Gli estrae dai denti rimasti una palla di carta. L’attenzione cade su quelle quattro righe firmate Pan D’oro. Si accascia stanco e fradicio su un gradino sotto il portico dell’edicola e compone il suo messaggio senza esitare un istante.
La sciura Ermanna slitta con un tiptap scomposto, facendo uno scivolone memorabile sulla tomba lucida e innevata del marito. Il tondo sederone la rimbalza di fianco a una statua di San Cristoforo che dalla mano le porge un foglietto. Ermanna si rialza con l’anca dolorante, si appoggia alla mano di Cristoforo e lo ringrazia. Legge l’invito natalizio e tira su col naso in una vampata di commozione.
Riunione straordinaria con TakaoSaito e Giorgio Brambi per il nuovo brand, a Inarzo il 26 dicembre, perfetto! borbotta Daniel Cooper seduto sul lettone del Novotel e aggiorna il planning al PC. Un altro Natale in solitudine per il sogno di qualcun altro… Ma va bene così, a casa non mi aspetta nessuno e questo paesino italiano è più caldo della gelida Chicago, riflette. Mentre si toglie le scarpe, nota un pezzo di carta sbucare dalla suola. Gira la scarpa e scolla il biglietto. Lo legge e lo rilegge ed esclama un pacato “perché no?”
Domenica 25 dicembre 2023 ore 12.30
Seguo le istruzioni che Pan D’oro mi ha mandato e parcheggio l’auto proprio davanti al civico indicato. Questo è un ristorante penso, Pan D’oro è il proprietario allora! Che strano un locale proprio qui di fianco alla lavanderia. Non l’avevo mai notato.
Arrivano insieme a me, come pulcini dietro a una papera, un barbone ben vestito con un cane, un’attempata signora elegante e un giovane uomo distinto. Entriamo, dopo esserci presentati, e una piccola hostess con le orecchie da elfo e un cappellino verde ci viene incontro e sorride gioiosa. Al centro della stanza una tavola decorata con candele rosse e vischio è apparecchiata per quattro persone. Ci guardiamo uno con l’altro e sentiamo che non saremo mai più soli.
Jupiter zampetta fuori dall’ingresso e annusa gli angoli per marcare il nuovo territorio. Al di là della strada un giovanotto, sepolto da pacchetti e regali, cammina svelto e lo osserva con tenerezza. Un vecchio cane cieco che cerca di entrare nel muro di mattoncini rossi. Il ragazzo si siede su una panchina per riposarsi un momento e vede sé stesso riflesso nella vetrata della tintoria.
Al posto della porta della locanda, un manifesto di Babbo Natale che fa l’occhiolino si alza in una folata di magico vento.

Racconto e Immagine di Alda M.C.Torri.– Serie: Bianco dicembre

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Pubblicato il 10 Dicembre 2023
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