Argentiero presenta “Borghi in provincia di Varese”: “Le vere scoperte non si fanno a New York”
Il fotografo bustese ha presentato alla Galleria Boragno il suo ultimo lavoro fotografico che mette in risalto la bellezza di alcuni luoghi della provincia di Varese tra natura, storia, arte e cultura
«La vera scoperta la fai nei piccoli borghi come Piero o Monteviasco. Di New York sappiamo già tutto». Parte da questa considerazione il viaggio per immagini del fotografo Claudio Argentiero tra le bellezze della provincia di Varese. Il libro è stato presentato ieri sera a Busto Arsizio, all’interno della Galleria Boragno di via Milano, alla presenza dello stesso autore.
Da oltre trent’anni i suoi scatti ci regalano punti di vista del tutto personali del mondo ma anche del bello che c’è dietro casa e il libro “Borghi in provincia di Varese” è la testimonianza più viva e diretta di quanto sia vera l’affermazione iniziale: «È un lavoro minuzioso che serve a cristallizzare luoghi che hanno un equilibrio fragilissimo e che un giorno potrebbero non esserci più. Basti pensare al cambiamento climatico e a come potrebbe influire. Questo lavoro vuole valorizzarli e rimetterli al centro non solo come luoghi turistici vissuti per qualche mese all’anno».
Dai dipinti murali che si schiudono tra le vie strette di Arcumeggia, alle case in pietra di Monteviasco immersa nei boschi, dai mulini della sottostante Piero fino al fascino delle cascine e degli edifici che fecero la storia dell’aeronautica con la Caproni di Vizzola Ticino, passando per il Sacro Monte di Varese, l’isola di Toscana in Lombardia che è Castiglione Olona e le ben note Villa della Porta Bozzolo e Santa Caterina del Sasso.
C’è anche una sezione dedicata a Maccagno il cui borgo imperiale è stato recentemente inserito tra i Borghi più belli d’Italia.
Argentiero con l’assessore alla Cultura Manuela MaffioliClaudio Argentiero è noto in città per le sue molteplici iniziative in ambito fotografico. Oltre ad organizzare ogni anno il Festival fotografico europeo (https://www.europhotofestival.com/) che porta in provincia nomi importanti della fotografia artistica e del fotogiornalismo, cura da molti anni l’immenso Archivio Fotografico Italiano.
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