Egregio Direttore,
Con toni trionfalistici assolutamente fuori luogo, soprattutto da parte del vicepremier, è stata annunciata la cancellazione dell’IMU e l’introduzione di un’altra imposta, la Service Tax o TaSer.
Oltre al fatto che cancellare una tassa ed introdurne un’altra non è sicuramente un grande risultato politico, ne’, tantomeno, sarà un vantaggio per il Cittadino, sia in termini di peso economico della tassa, sia riguardo l’appesantimento burocratico, come ricorderanno tutti molto bene con il passaggio dall’ICI all’IMU.
Ma ciò che più ancora mi preoccupa, in veste di amministratore locale, è il “travaglio” che ci aspetta per tutte le necessarie precisazioni sulla nuova imposta. Nel 2014, per il terzo anno consecutivo, avremo un nuovo tributo in vigore dal 1° gennaio e fino a settembre non saranno definiti tutti i dettagli. I Comuni non potranno approvare i bilanci di previsione e si creeranno i soliti problemi, ovviamente a danno dei Cittadini.
In ogni Comune ci saranno situazioni paradossali, come quella ben descritta da Varesenews in un recente articolo riguardo il Comune di Lonate Pozzolo (http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/amianto-nei-campi-per-smaltirlo-si-deve-attendere-il-bilancio-269522.html).
Esattamente come avviene quest’anno per l’IMU, i politici nazionali si azzufferanno come i capponi di Renzo (con la sostanziale differenza che le vittime non sono coloro che si azzuffano come nella metafora di Alessandro Manzoni, ma siamo noi Cittadini) ed i Comuni non possono erogare i servizi.
Insomma, CI HANNO PRESO IN GIRO UN’ALTRA VOLTA.
Cordiali saluti.