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Il sindacato: “Questa guerra va combattuta senza licenziamenti”

Positivo il giudizio sulla manovra del sindacato confederale

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Il sindacato attendeva la manovra del dettaglio per cercare di dare una risposta ai lavoratori che in questa fase vedono il futuro in modo più incerto. Antonio Massafra, segretario provinciale della Uil, parla di «numeri importanti» e spera anche «che vengano mantenuti».

«La manovra in sè è positiva perché molti settori prima erano privi di ammortizzatori sociali o con pochi strumenti, come per esempio gli artigiani che avevano il fondo di integrazione salariale e la cassa in deroga. Ora centinaia di migliaia di lavoratori avranno una copertura adeguata». Secondo Massafra per un’efficace integrazione al reddito saranno fondamentali una serie di misure come la sospensione dei versamenti contributivi, delle rate del mutuo e l’introduzione di un voucher per i figli. «Erano strumenti che il sindacato aveva chiesto fin da subito – continua il segretario della Uil – Anche la copertura per le partite Iva è un fattore positivo ma credo che quei 600 euro previsti per il mese di marzo determineranno un’alzata di scudi da parte delle loro associazioni di categoria. Positivo anche l’allargamento della legge 104 da tre a dodici giorni. Il resto lo vedremo strada facendo. Questa è una manovra tampone rispetto alla situazione drammatica che stiamo vivendo. Andava fatto uno sforzo in più per quei lavoratori, soprattutto della sanità, impegnati in prima linea. Spero che in sede di rinnovo del contratto non ci si scordi di questi lavoratori. Qui ritorna in gioco tutto: il modello di democrazia, la comunicazione, la rappresentanza e la politica. Il Coronavirus è una grande mietitrice che sta azzerando tutto». (nella foto da sinistra: Umberto Colombo e Antonio Massafra)

«Il decreto del Governo – aggiunge Umberto Colombo segretario della Cgil di Varese – arriva dopo il confronto con le organizzazioni sindacali. Lo riteniamo importante perché
ha recepito il messaggio molto forte da parte del sindacato “prima la salute”. Certo, la manovra è fresca e va ancora esaminata nel dettaglio. Ci sono alcune risposte come la
gestione della crisi con gli ammortizzatori sociali (Cigo, Cigs e Cassa in Deroga). Ci stiamo attrezzando da subito perché le categorie della Cgil possano gestire, fabbrica per
fabbrica, gli accordi sindacali che concretizzino gli ammortizzatori sociali, accordi che saranno, al momento, affrontati con le nuove tecnologie informatiche».

«Il decreto del Governo – continua il segretario della Cgil – prevede risorse ingenti, che auspichiamo siano adeguate e sufficienti per affrontare questa crisi. A Varese è positivo che nel frattempo la Giunta della Camera di Commercio abbia stanziato ulteriori risorse, un milione di euro, chiedendo a Regione Lombardia di raddoppiarle. Dobbiamo impegnarci perché ci sia un confronto tra sindacato, istituzioni e istituti bancari perché si riesca ad anticipare l’integrazione salariale degli ammortizzatori sociali per evitare che questa emergenza sanitaria finisca per pesare soprattutto sulle spalle dei lavoratori».

«Occorre ci sia una convinzione comune – condivisa da sindacato, associazioni datoriali e istituzioni – perché questa crisi – conclude Colombo – venga combattuta senza
licenziamenti ed emergenze occupazionali, puntando sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali per gestire questa difficile emergenza».

Pubblicato il 16 Marzo 2020
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