I gestori di B&B scrivono al Governo: “Aiuti e ristori anche per noi”
Le associazioni firmatarie della petizione, tra le quali c'è anche l'Associazione B&B Varese, lamentano complessivamente un mancato incasso superiore ai 2 miliardi di euro
L’intero settore extra alberghiero non imprenditoriale, circa 200.000 famiglie, lancia un appello al governo perché non venga ignorato lo stato di profonda crisi conseguente alla pandemia di Covid-19.
In rappresentanza del comparto 5000 gestori hanno inviato una petizione scritta ai Ministri Garavaglia, Gelmini, Bonetti e Franco, implorando i ristori economici dai quali sono stati finora tenuti fuori.
Le associazioni firmatarie della petizione, tra le quali c’è anche l’Associazione B&B Varese, lamentano complessivamente un mancato incasso superiore ai 2 miliardi di euro.
LA PETIZIONE
Egregio Ministro,
le strutture ricettive extralberghiere regolarmente riconosciute coprono il 55% delle camere dell’ospitalità Italiana.
Per la loro dimensione, localizzazione, stagionalità e soprattutto giro d’affari, la maggior parte delle strutture extralberghiere opera in forma non imprenditoriale, in linea con la legge dello Stato che disciplina le attività saltuarie e con le leggi regionali che molte volte obbligano tale forma.
Nonostante non siano imprese pagano tasse proporzionalmente superiori alle attività ricettive gestite in forma imprenditoriale (minimo il 23% sui redditi diversi), incluso un doppio canone Rai maggiorato, Siae, etc.
Sono strutture regolarmente censite; assolvono all’obbligo della segnalazione degli alloggiati alla Polizia; segnalano i flussi turistici alle Regioni e all’ISTAT.
Il settore extralberghiero è un pilastro dell’economia nazionale, che produce buona parte del PIL turistico attraendo milioni di nuovi viaggiatori, così come hanno fatto le compagnie aeree low cost, e generando di riflesso un’economia diffusa e capillare che arricchisce tutto il Paese.Per questi motivi, chiediamo:
o che i proprietari di strutture ricettive non imprenditoriali regolarmente censite possano accedere alle azioni di sostegno messe in opera da questo Governo;
o che qualsiasi investimento per il rilancio del settore turistico includa sempre anche le strutture ricettive non imprenditoriali e si eviti, da oggi e per il futuro, come è successo per il bonus vacanze, la loro incomprensibile e inescusabile esclusione.
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